domenica 14 aprile 2024

Recensione: "Milano Fashion Zombie" parte 1 di Irene Caltabiano, Riccardo Iannaccone; Disegni: Alessandro "Kalico" Grosso.

 



Edito: Kall Edizioni

Trama

 

Trovarsi nel bel mezzo di un'apocalisse zombie non capita tutti i giorni. E se il morbo esplodesse in un sacro tempio della moda quale la Milano Fashion Week? Un ex fotografo di guerra, un autista di limousine, una modella con disturbi alimentari, una fanatica fashion blogger, uno stilista snob, un rozzo fattorino e una donna muta, si trovano a essere casualmente compagni di sventura nella lotta per la sopravvivenza. Da un vagone dismesso del padiglione ferroviario, allo squallore delle vie cittadine fino alla ricerca della salvezza sul terrazzo di un edificio, il gruppo dovrà affrontare molte difficoltà. Ma qualcosa non quadra e la verità non sempre risiede in ciò che si percepisce.

Soggetto e sceneggiatura: Irene Caltabiano, Riccardo Iannaccone; Disegni: Alessandro "Kalico" Grosso

 

Recensione

Eccomi qui, pronta a dire la mia sulla mia dose mensile di fumetteria!

“Milano Fashion Zombie” è un fumetto ambientato durante la Milan fashion week, in chiave apocalittica, in un ambiente devastato dagli zombie in cui si lotta per la propria sopravvivenza.. I fatti avvengono subito dopo l’interruzione di una delle sfilate caratterizzanti questo evento mondano famoso in tutto il mondo.

Abbiamo un insieme di personaggi tutti molto diversi tra loro, ognuno con la propria storia: un fotografo, uno stilista, un inserviente, una modella, un autista, una fashion blogger e un personaggio misterioso.

Forse questo mix è la cosa che più ho apprezzato: l’inserimento di vari elementi, background sociali e culturali diversi che dessero una forte caratterizzazione a ciascun personaggio.

Una cosa che ci aiuta a entrare in empatia con loro è l’impostazione data alla narrazione attraverso i vari POV: la situazione interpretata da ognuno di loro assume connotati diversi man mano che il punto di vista cambia, senza mai però risultare incoerente e mantenendo quel fil rouge che li collega tutti.

Di fatto, almeno in questa prima parte, le dinamiche sociali si rispecchiano in queste interazioni forzate tra i sette, che si trovano confinati in uno spazio limitato, costretti volenti o nolenti, a fidarsi l’uno dell’altro.

Questo fumetto, con la narrazione diretta e cruda dei fatti citati, mi è sembrato voler diffondere un messaggio di critica sociale riguardo vari temi: secondo la mia interpretazione, ho captato una critica al mondo della moda, non solo per la scelta di titolo e ambientazione, ma anche in conseguenza a varie situazioni e dinamiche esposte. Ma non è tutto qui; difatti, grazie all’inserimento di personaggi così vari, lo spazio limitato in cui essi si ritrovano per tentare di sopravvivere sembra uno specchio della società odierna in cui temi come classismo, razzismo e alienazione dalla realtà affondano le proprie radici.

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Recensione: "Milano Fashion Zombie" parte 1 di Irene Caltabiano, Riccardo Iannaccone; Disegni: Alessandro "Kalico" Grosso.

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