domenica 8 ottobre 2023

Recensione: “Sotto un cielo carta da zucchero” di Emma Scacco


 Scheda tecnica.

Titolo: Sotto un cielo carta da zucchero

Autore: Emma Scacco

Editore: O.D.E. Edizioni

Genere: romance, hate to love, slow burn, sport romance

Pov: prima persona, doppio

Data pubblicazione: 18 gennaio 2023

Pagine: 220 circa


Autoconclusivo

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Trama.

La vita di Rosanna, campionessa di Dressage, si sgretola nel momento in cui incontra l’amante di Goffredo, suo marito e unico amore, con il quale ha condiviso tutto.

Distrutta si lascia convincere a fare una vacanza nella Maremma toscana.

Nella tenuta della famiglia Corsi incontra il saccente e cinico Lapo.

È un professionista nel suo campo e accetta mal volentieri il distacco con cui lei lo tratta. Non si sopportano, ma l’attrazione tra loro è palpabile, nonostante provino a resistersi.

E quando lei perde ogni speranza, sarà proprio lui a tenderle una mano, perché ha cominciato ad amarne la forza, la determinazione e l’intelligenza, condividendo ciò che gli è più caro: Nero, il suo cavallo.

Come potrà Rossana sperare di vincere i campionati in sella a un cavallo maremmano? Come riuscirà a salvarsi dalla terra bruciata che Goffredo sta cercando di farle intorno?

E soprattutto, Lapo riuscirà a farle credere che esiste il vero amore, dopo tutto ciò che ha passato?

Recensione.

Ho avuto il piacere di leggere “Sotto un cielo carta da zucchero”, scritto da Emma Scacco, dopo aver letto la sua serie “Sliding in love”. 
Ricordo con piacere quel sentimento profondo per i cavalli che l’autrice aveva fatto trasparire tramite le pagine dei suoi romanzi. In questo, non è da meno.


La storia di Lapo e Rossana, o Roxie, è ambientata tra le colline toscane, con un pizzico di Sicilia e un accenno di Roma.

Rossana è stata lasciata da suo marito, Goffredo, che le rinfaccia difetti che lei stessa non era consapevole di avere. Ma come si fa a stare vent’anni con una persona di cui si pensano tutte quelle cose? Questo si chiede Rossana, mentre convinta dall’amica Sara, si accinge a vivere una vacanza scaccia-pensieri sotto il limpido cielo della Maremma toscana, in una tenuta gestita dalla famiglia Corsi. 

Lapo Corsi, uno dei fratelli che gestiscono la tenuta, non cerca storie ma si concede brevi avventure, perché ormai il suo cuore è stato fatto a pezzi da Claudia, la sua ex.

Quando conosce Rossana, però, scatta qualcosa.


Inizialmente i due poco si sopportano, nonostante l’amore per i cavalli, che dovrebbe accomunarli. In realtà, sono talmente diversi che anche l’approccio che hanno con questi meravigliosi animali è totalmente opposto.

Lapo, infatti, è un buttero della Maremma toscana, ha quindi un approccio con i suoi cavalli molto naturale, derivante dalla tradizione dei pastori a cavallo contraddistinta dal duro lavoro, dal sentirsi legati alla terra.

Rossana, invece, è un’atleta e campionessa di Dressage: ama i suoi cavalli, ma li cura con metodo e schemi rigidi, figli di un carattere precisino.


Nonostante le differenze, però, quella poca sopportazione si trasforma presto in un’attrazione a cui cercano di resistere, in particolare Rossana, ormai influenzata dalla perdita di autostima causata dalla richiesta di divorzio e dal fatto che abbia deciso di chiudere il suo cuore.

Tra intrighi malavitosi e fraintendimenti, si sviluppa così questa storia d’amore e di rinascita.


La scrittura di Emma è sempre intima ma mai volgare, semplice ma non superficiale, poetica ma non prolissa. Non ho trovato punti morti tra le pagine di questo romanzo, ma qualche colpo di scena e momenti di suspense che hanno tenuto vivo il mio interesse, dalla prima all’ultima pagina.

Forse, venendo dalla Sliding in love series, che ho amato alla follia, mi è mancata quella forte passione che ho assaporato allora; penso che a ciò abbia contribuito la differenza nell’ambientazione. Tuttavia, se prima avessi letto “Sotto un cielo carta da zucchero”, probabilmente avrei provato le stesse intense sensazioni al riguardo. Le storie di Emma hanno la capacità di entrare sotto pelle e toccare corde dell’anima che credevamo ormai spente.


Ho amato il personaggio di Lapo, così diretto, così passionale. Non a caso, è riuscito a rompere quel muro di vetro dietro cui Rossana si era nascosta, visibile ma intoccabile. 

Da amante dei thriller, ho davvero apprezzato i riferimenti e le accezioni un po’ noir e misteriose date alla storia dal risvolto malavitoso in mezzo alle questioni di cuore. Così come ho amato il modo in cui si è risolta la situazione: trovo meraviglioso il dipinto ricco d’orgoglio per la propria terra che l’autrice ha realizzato del popolo siciliano. Credo che Rossana rappresenti un po’ il coraggio di imporsi di fronte agli atteggiamenti malavitosi: non si può non apprezzare l’evoluzione di questo personaggio, che si è schiuso quasi come un bruco che diventa farfalla. Ha trovato il modo di vedere per ciò che realmente era colui che le ha spezzato il cuore umiliandola e cercando di azzerare la sua autostima e la sua persona; non si è tirata indietro nel momento di paura; non si è piegata ai ricatti e alle minacce. 

D’altro canto, forse non sarebbe riuscita in tutto ciò senza il costante supporto di Lapo (e della sua famiglia). Anche lui non si è lasciato intimidire, mostrando che l’amore e l’affetto possono superare anche le minacce più terribili. Lapo ha dato la forza a Rossana di credere in sé, di sbottonarsi un po’ da quegli schemi che la tenevano stretta alle proprie insicurezze.


Ho davvero apprezzato questa storia, grazie anche agli accenni di dialetto siciliano, i modi di dire toscani, i termini dell’ambito equestre. Tutti elementi che mi hanno catapultata in quest’ennesimo mondo letterario descritto dall’autrice con tanta passione


1 commento:

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