LA SPOSA DELL'ANTRO DELLA SIBILLA
dell'autore Paolo Cavallo
Premessa.
Ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo grazie alla collaborazione con l'autore che me lo ha gentilmente inviato, cosa che comunque non influenzerà il mio giudizio riguardo la qualità dello stesso.
Si tratta di un racconto di circa cento pagine, di genere thriller/horror paranormale.
Trama.
Lucrino (NA), 1974. Fabio, Sabina, Luca e Iole sono quattro amici che decidono di trascorrere sette giorni al mare in un piccolo appartamento, ma la loro vacanza felice si trasforma in un'avventura terribile quando capiscono che all'interno della casa c'è qualcosa di strano: realtà e incubi iniziano allora a fondersi. Gli abitanti del luogo, tra allusioni e pettegolezzi, narrano dell'anima infelice di una giovane sposa rimasta bloccata in quella casa. Dopo vari tentativi da parte dei ragazzi di capire cosa sia davvero successo in quell'appartamento, finalmente riescono ad ascoltare una storia che ha dell'irreale. Decideranno di partire un giorno prima, tra lampadine che sfavillano in modo innaturale, porte e cassetti che si aprono da soli e una strana melodia metallica proveniente dalla camera al piano di sopra.
Recensione e considerazioni personali.
Caratterizzata da una trama accattivante e misteriosa, la storia di questi quattro ragazzi alle prese con qualcosa di terribile mi ha subito coinvolta. Gli elementi paranormali non appesantiscono la storia, ambientata a Lucrino, frazione del comune di Pozzuoli, le cui usanze e dialetti vengono presentati con naturalezza tra le pagine del libro, rendendo la trama verosimile e interessante: non la solita storia di fantasmi all'interno di una casa abbandonata, ma una trama costruita su fatti realmente accaduti, in cui sogni e realtà si intrecciano in una spirale di terrore e mistero.
Nonostante le poche pagine, l'autore ha creato dei personaggi ben definiti che è facile riconoscere nelle varie situazioni, memorizzandoli subito. La narrazione in terza persona permette di avere chiari tutti i punti di vista, sebbene in alcuni momenti i protagonisti si dividano, lasciando un alone di mistero sulle azioni del personaggio mancante nelle scene in questione: scelta chiave soprattutto verso la fine.
La storia si svolge in sei giorni, ovvero in sei capitoli, più un breve epilogo che narra le vicende sette anni dopo. Capiamo ben presto che quelli che sembrano gli incubi di una delle protagoniste, potrebbero essere in realtà molto di più e potrebbero di certo aiutare il lettore ad avere una visione più completa dell'intera trama.
Molto suggestiva la descrizione della grotta della Sibilla, che esiste realmente, e molto precisa anche la descrizione della casa: è stato facile per me immedesimarmi nella storia, credendo, nel buio di camera mia, di essere proprio tra quelle mura.
Lo stile di scrittura è molto semplice, e questa semplicità regala
scorrevolezza alla lettura: avrei forse preferito più descrizioni di
un luogo così suggestivo come quello di un paesino reale, più
approfondimenti su alcuni aspetti della trama. Credo che alcune scene
siano troppo distanti tra di loro, come se mancasse quel qualcosa in
grado di legarle. Nonostante questo piccolo appunto, la lettura è
risultata piacevole e inquietante allo stesso tempo, soprattutto
verso le ultime pagine, in cui il ritmo è diventato più serrato e
gli avvenimenti narrati mi hanno regalato più di un brivido.
L'autore precisa inoltre che ha scritto questo libro pensando di
avere gli occhi dietro una macchina da ripresa, quindi pensandolo
nelle vesti di un film. Effettivamente, per me è stato semplice
immaginare ogni scena con chiarezza, proprio come se stessi guardando
ogni situazione su uno schermo.
Il libro è autopubblicato sulla piattaforma Lulu e la versione cartacea è acquistabile in tutto il mondo, su Amazon, Baker&Taylor e Barnes&Noble ad un prezzo modico.
Dalila May
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