mercoledì 27 maggio 2020

Recensione: Il pungiglione dell'ape

IL PUNGIGLIONE DELL'APE 
dell'autore Cristiano Tanduo

Premessa.

Ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo grazie alla collaborazione con l'autore che me lo ha gentilmente inviato, cosa che comunque non influenzerà il mio giudizio riguardo la qualità dello stesso.

Si tratta di un romanzo di genere thriller/noir psicologico in cui la suspense la fa da padrona in un susseguirsi di quesiti inquietanti e personaggi ben delineati.

Approfondiamo un po' questa lettura.


Trama.

Una donna misteriosa e solitaria vive da oltre vent'anni sull'isola spopolata di Torcello, dove svolge con dedizione il suo lavoro presso una locanda locale.

La monotonia delle sue giornate viene spezzata quando una sua collega scopre, per puro caso, ciò che la donna nasconde sottoterra servendosi della soda caustica.

A questo punto, prendono il via le indagini ufficiali per ciò che sembra essere una serie di omicidi: il commissario Crocetti cercherà di chiudere il caso con superficialità. Sarà invece un giovane investigatore, Mattia Vianello, a prendere in mano la situazione: porterà a galla una serie di intrecci e inquietanti risvolti. A contrapporsi a Vianello, tra le calli di Venezia e l'isola di Torcello, due giovani sorelle legate da un terribile segreto e un passato oscuro, oltre che da una tossica dipendenza reciproca. Saranno le vicende del passato di una famiglia ormai sgretolata a spingere il giovane investigatore a cercare di risolvere un caso dalle molteplici e macabre sfaccettature.


Recensione.

Questo noir psicologico è caratterizzato da una trama ben studiata e accattivante, la cui colonna portante è proprio la suspense che genera nel lettore una continua necessità di sfogliare ogni pagina con curiosità e non immaginando ciò che succederà.

L'autore si è servito dell'ambientazione, tra Venezia e l'isola semideserta di Torcello, per fare da sfondo rilevante alle vicende che vedono coinvolti i complessi protagonisti di questo noir.

La narrazione in terza persona, attraverso capitoli brevi che si alternano tra un oscuro passato e un presente avvolto nel mistero, permette al lettore di aver ben chiari i punti di vista di ogni personaggio: ciò di certo non rende più semplice la risoluzione di un mistero molto più articolato di ciò che sembra.

La lettura risulta di sicuro impegnativa ma senz'altro scorrevole: l'autore ha la capacità di presentare con profondità ogni situazione senza tuttavia risultare prolisso, attraverso un testo pulito e chiaro.

Sono rimasta profondamente colpita dalla caratterizzazione dei personaggi: una serie di individui ben definiti, con una psicologia molto profonda e in alcuni casi deviata, portano il lettore a una riflessione ben profonda. Chi è davvero il colpevole e chi la vittima?

Molto interessante e particolare il personaggio di Melissa, che sin dall'inizio del romanzo attiva la curiosità del lettore.

Anche l'investigatore, Mattia Vianello, è un personaggio di cui tenere conto: una figura curiosa, che crede in un profondo ideale di giustizia e che rischierà persino di mettere in pericolo la propria famiglia pur di risolvere un caso molto più complesso di quanto il commissario Crocetti voglia far credere.

Le leggenda di Melusina fa invece da sf, ondo al sottile confine tra sano e malato nella mente di Meredith, la misteriosa donna che si vedrà da un giorno all'altro indagata di pluriomicidio, anch'essa a mio avviso un personaggio molto interessante a livello psicologico.


Considerazioni personali.

Si tratta di un romanzo che ho letto con avidità, curiosità e a cui mi sono appassionata praticamente da subito. Una storia scritta bene, uno stile magnetico e la capacità dell'autore di tenere alta la tensione sono per me gli ingredienti di un romanzo ben riuscito, che merita sicuramente risonanza nel mondo editoriale. Ho apprezzato il fatto che il libro sia stato arricchito di un glossario, interessante per capire con maggiore profondità le vicende narrate, e di una serie di illustrazioni che mi hanno permesso di immaginare con vividezza la storia. Definirei a tratti poetico il titolo, del quale arrivati a un certo punto della storia apparirà ogni spiegazione logica, lasciando il lettore sorpreso e meravigliato. Mi è piaciuto molto anche il finale, che si chiude con un alone di mistero che non lascia indifferenti.

Decisamente uno dei migliori thriller psicologici letti negli ultimi mesi.


L'autore.

Cristiano Tanduo è nato a Venezia, dove ha studiato Economia e collaborato nella divulgazione della cultura lagunare. Già noto al pubblico amante del thriller grazie alla partecipazione al contest You Crime promosso da Corriere della sera/Rizzoli, prima de Il Pungiglione dell'ape ha pubblicato La ruota di Satana, Una Scintilla nel buio e La Profezia degli Anunnaki.


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