INNOCENT dell'autore Bruno
Balloni
Premessa.
Ho avuto la possibilità
di leggere questo romanzo grazie alla collaborazione con l'autore che
me lo ha gentilmente inviato, cosa che comunque non influenzerà il
mio giudizio riguardo la qualità dello stesso.
Si tratta di un romanzo
che non definirei proprio thriller, e nemmeno legal thriller,
nonostante parte integrante della storia sia lo svolgimento di un
processo in aula. Credo sia meglio inquadrarlo tra i noir
psicologici, poiché fondamentale per l'avanzare della trama è la
continua riflessione psicologica del protagonista.
Trama.
Sandro Ferraris è un
maresciallo della guardia di finanza. Prima di rientrare a casa dopo
tre giorni di duro lavoro, Sandro decide di andare al supermercato.
Proprio mentre attende il suo turno alla cassa, un immigrato
clandestino, Innocent, tenta di rapinare le casse ferendo uno dei
dipendenti. Inizia così un inseguimento da parte di Sandro, che si
conclude con l'uccisione del ragazzo che ha tentato di aggredirlo.
Il maresciallo viene
subito indagato per omicidio colposo dal sostituto procuratore Laura
Fontana, mentre l'opinione pubblica lo attacca con l'accusa di
razzismo. Sandro si sente sotto pressione, arrivando persino a
dubitare di se stesso e di ciò che realmente accadde quella sera.
Seguirà un processo che metterà a dura prova la mente di Sandro.
Recensione.
La trama di questo noir è
ben strutturata e caratterizzata da un ritmo serrato che fa sì che
anche le scene in tribunale, che potrebbero richiamare il sottogenere
legal del thriller, risultino accattivanti e intriganti.
Il romanzo inizia con un
prologo che racchiude i pensieri di Sandro Ferraris in aula di
tribunale poco prima del verdetto del processo a cui è stato
sottoposto per mesi. Un prologo breve e diretto, che permette di
entrare nella storia sin da subito.
Il resto del romanzo
continua a essere narrato in prima persona, percepiamo i pensieri del
protagonista, le sue reazioni, i suoi dubbi, le sue certezze e
incertezze. I capitoli sono brevi e ben scritti, e ciò fa sì che
l'attenzione rimanga sempre alta nel lettore, il quale vuole capire
come andrà a finire questa storia.
I personaggi presentati
sono pochi e ben delineati, a partire dal protagonista che si chiede
se sia stato vittima o carnefice in un avvenimento così doloroso che
mette in luce il difficile ruolo delle Forze dell'Ordine in Italia,
soprattutto in un momento storico tale, in cui le varie fazioni
politiche creano continuamente strategie di propaganda che poco hanno
a che fare con il puro interessamento al popolo, bensì al
raggiungimento del potere.
Sandro è distrutto, non
sa più in cosa credere, ma di una cosa è certo: la divisa che
indossa con orgoglio ce l'ha cucita addosso.
Altro personaggio
particolare che regala una boccata d'aria fresca alla storia è
l'avvocato di Sandro, Ermes Bellavia. Un personaggio caratterizzato
da umorismo pungente e fiducia in se stesso e nella giustizia.
Emozionante invece il rapporto tra Sandro e la figlioletta che fa
riflettere su quanto poco solitamente si pensi al fatto che chi fa
parte delle Forze dell'Ordine ha a casa una famiglia che attende,
mentre rischia la vita e deve calcolare mille fattori prima di
decidere quale azione intraprendere. Spesso quel tempo di pensare con
lucidità non c'è, ed è questo ciò che è successo al maresciallo
Ferraris. I dubbi lo attanagliano, permettendo al lettore di entrare
in empatia con il personaggio e avviando una profonda riflessione su
un tema di attualità così importante.
Anche gli scorci di
ambientazione descritti dall'autore ci regalano un senso di
verosimiglianza, senza comunque perdersi in descrizioni ricolme di
aggettivi che risulterebbero di troppo.
La scrittura è chiara e
diretta. Nonostante tutti gli aspetti tecnici descritti, non pesa
assolutamente, anzi, incuriosisce chi non è del mestiere a capire
cosa avvenga dietro le quinte.
Considerazioni
personali.
Personalmente è un testo
che ho apprezzato molto, nonostante si allontani dal genere che leggo
solitamente. Il fatto che il processo fosse parte integrante della
trama mi ha spaventato un po' durante la lettura del prologo. Credevo
che avrei letto qualcosa di pesante, difficile per una persona non
abituata a questo tipo di thriller. Invece, mi sono ricreduta
velocemente: il libro scorre in maniera fluida, senza nemmeno dare il
tempo di accorgersene. Mi sono ritrovata alla pagina finale senza
rendermene conto, credendo che ci fosse ancora altro da leggere. A
tal proposito, il finale mi ha fatto sperare in un seguito. Chissà.
Mi sono commossa,
emozionata, alcuni passaggi mi sono entrati nell'anima con
prepotenza, costringendomi ad una riflessione molto profonda, che mi
ha portata a valutare quanto spesso sia impossibile da spettatori
esterni ma anche da protagonisti, capire cosa sia giusto e cosa
sbagliato. Un romanzo che sono stata felice di aver scoperto,
soprattutto per la sua profonda attualità e intensità.
L'autore.
Bruno Balloni è
nato a La Spezia il 22 maggio 1967. Diplomato ragioniere si è
arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel settembre del 1989
nel quale ha sempre svolto incarichi di Polizia Giudiziaria, dapprima
in servizio nel Gruppo Operativo Antidroga a Milano, quindi quale
comandante di Nucleo Mobile a Enna e infine presso il Gruppo
Operativo Criminalità Organizzata di Catania. Si è congedato dal
Corpo nel febbraio del 2018 per motivi di salute.
Ha pubblicato due romanzi
Il cuore nero della Sicilia (Algra Edizioni) e Innocent
(Project Leucotea).
Dalila May
Sembra molto interessante!
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