Prima di andare via
di Massimiliano Ciotola
Edito PubMe.it – Collana Editoriale ATER
Data di uscita: 21 febbraio 2020
Pagine: 122
ISBN: 9788833664354
Prezzo cartaceo: 9,99
Prezzo ebook: 1,99
[Pagina IG Ater Collana Editoriale]
Premessa.
Ho letto questo libro in collaborazione con Ater Collana Editoriale che mi ha gentilmente inviato il file digitale. Ciò non influirà sulla mia opinione.
Quarta di copertina.
Ci riuniamo in una stanza del Policlinico.
Ci aiutiamo, anche se sappiamo di essere oltre ogni possibilità di aiuto.
Perché quando non hai veramente più nulla da perdere, puoi fare qualsiasi cosa.
Qualsiasi cosa.
Non ci sono più confini.
Neanche tra il bene e il male.
Recensione.
Ho letto questo romanzo in qualche ora: mi ha folgorato. Caratterizzato da una scrittura semplice, essenziale, da una prosa priva di inutili fronzoli, questa storia mi si è impressa dentro. I protagonisti sono individui malati terminali, che si ritrovano a incontrarsi settimanalmente in una stanza del Policlinico: una sorta di gruppo di supporto psicologico reciproco per coloro che hanno scoperto che non resta loro molto da vivere. Individui diversi tra loro, ma accomunati dalla consapevolezza della malattia.
Lo scrittore riesce ad entrare nella mente del lettore senza imporre un’ovvia retorica. Non è un romanzo scritto per vittimizzare i malati terminali. No, è molto di più: una sorta di sensibilizzazione nei confronti di tale sofferenza. Una cosa pare certa: chi non soffre non ha idea di cosa si annidi nella mente di chi vive con la consapevolezza di dover morire in un futuro prossimo, di dover abbandonare i propri affetti, la propria routine, già nel momento in cui si riceve la sentenza. Massimiliano Ciotola affronta con franchezza tutte le conseguenze di un’esperienza così dura: la depressione, il rimorso, il bisogno di vendetta. Scava nell'animo umano di chi affronta la sofferenza, non solo fisica, ma anche e soprattutto psicologica.
Mi preme non svelare granché della trama: è un libro da scoprire, pagina dopo pagina, impregnato di atmosfere cupe, classiche del genere noir. L’ambientazione tetra conferisce al testo una sorta di tensione generalizzata: il lettore non capisce subito dove l’autore voglia andare a parare, ma c’è qualcosa che lo tiene incollato alle pagine. Non per pietà verso la categoria di persone descritta così bene nel testo, ma per curiosità. Cosa si cela dietro questi individui? Spesso, quando a una persona viene diagnosticato un male del genere, questa è destinata a divenire la personificazione di esso stesso. In questo romanzo no. I protagonisti sono ben caratterizzati: i dialoghi sono strutturati molto bene, sono realistici. Persino il registro linguistico e il vocabolario di ogni personaggio sono cuciti su misura su ciascuno di essi.
La trama è ben studiata e ho apprezzato molto l’inserimento di un evento ispirato a un fatto realmente accaduto: un ragazzo innocente vittima di omicidio da parte della camorra. Mai, mai stare in silenzio di fronte ad un atto di illegalità. Inserire quest’atroce accaduto in un libro l’ho visto come una sorta di lotta all’omertà e un invito a non dimenticare le vittime del crimine organizzato.
Stilisticamente ho molto apprezzato: capitoli brevi, frasi corte hanno tenuto alta la tensione, hanno fatto sì che la lettura scorresse senza intoppi.
Anche il finale è degno di nota e incuriosisce maggiormente sulla personalità del principale personaggio, che narra la storia in prima persona e attraverso il proprio punto di vista.
Una prima uscita, per questa collana editoriale, decisamente ben riuscita. La scelta di un autore con uno stile così particolare e mai banale, che incuriosisce e strega, ha sicuramente premiato e continuerà a farlo.
Sono molto soddisfatta di questa lettura e la consiglio a tutti gli amanti del genere noir, ma anche a coloro che cercano una lettura con dei personaggi non convenzionali; una lotta continua in cui il bene e il male arrivano persino a fondersi, perché non esistono confini laddove la morte è dietro l’angolo.
L’autore.
Classe 1971, pubblicista, saggista e scrittore. Dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione ha seguito diversi progetti formativi con le scuole superiori, è stato tutor per un corso di formazione enogastronomica e ha insegnato per due anni presso l’Università Federico II di Napoli nel corso di Sociologia dei processi culturali e comunicativi della Facoltà di Psicologia Clinica.
Ha poi collaborato alla progettazione di videogames e all'organizzazione di Convention dedicate al fumetto e all'animazione. Attualmente è il responsabile editoriale della linea di fumetti giapponesi GOEN per RW Edizioni.
Dalila May
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