mercoledì 8 luglio 2020

Nuova rubrica: #unapoesiaperlabuonanotte

Nuova rubrica: #unapoesiaperlabuonanotte!


Ciao lettori e lettrici!

Oggi vi porto un articolo un po’ diverso dal solito.

Come anticipato dal titolo, ho ideato una nuova rubrica su Instagram: #unapoesiaperlabuonanotte.

Il nome è abbastanza intuitivo, ma lasciate che vi spieghi un po’ di cosa si tratta.

Siamo nel 2020 e oggi la poesia è un genere sempre più di nicchia, sottovalutato e svalutato. Ad oggi, pubblicare un libro rimane il sogno di tanti, ma è sempre più raro che si tratti di una raccolta di poesie. I romanzi vanno per la maggiore: fantasy, romance, thriller, narrativa generale.

Ma la poesia?


poesia

/po·e·ṣì·a/

s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. Di ποιέω «fare, produrre»]


L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione.”

[ Da http://www.treccani.it/vocabolario/poesia/ ]


La poesia, per me, è una delle più belle forme d’espressione che l’uomo abbia mai ideato.

John Keats [https://it.wikipedia.org/wiki/Poesia]

Di seguito qualche accenno storico [fonte: Wikipedia]:


La poesia è antecedente la scrittura: le prime forme di poesia erano orali. In particolare, i paesi anglosassoni ne erano il fulcro.

Nell’età romana, poi, la poesia si basava sull’alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi, il metro più diffuso era l’esametro. In Italia la poesia, nel periodo di Dante e Petrarca si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta. Nel XIX secolo, con la nascita del concetto dell'arte per l'arte, la poesia si libera progressivamente dai vecchi moduli e compaiono sempre più frequentemente componimenti in versi sciolti.

Via via che la poesia si evolve, si libera da schemi obbligati per poi diventare forma pura d'espressione.

Ma la poesia è davvero morta?

No. Basta fare un giro sui vari social networks: Instagram, Facebook, YouTube. La poesia vive ancora in quanto forma d’espressione estremamente efficace. Tuttavia, pur essendo ancora viva, risulta poco vendibile.

La motivazione è la medesima di ciò che la rende ancora viva: i social networks. Oggi la poesia è fruibile online, in migliaia di siti di scrittura, blog, account Instagram. Spesso accompagnata da immagini, video, suoni. La società moderna è troppo veloce per fermarsi al pezzo di carta. Risulta già abbastanza in crisi la vendita dei romanzi cartacei, quindi perché un lettore dovrebbe acquistare una raccolta di poesia?

Personalmente, credo che la poesia sia un mezzo espressivo fin troppo profondo. Ad oggi, vince la superficialità.


Questo è il motivo per cui ho deciso di intraprendere questa piccola iniziativa: condividere con i miei lettori una poesia ogni sera. Sensibilizzare chi mi segue circa l’esistenza di questa meravigliosa e pura arte. Credo sia molto importante perché la poesia è estremamente soggettiva. Esiste una poesia per ognuno di noi: ogni verso può vivere in noi, ogni rima può segnare un dolore, una gioia.

Per questo vi invito, anche solo una volta, ad acquistare una raccolta di poesia per supportare quest’arte. In mezzo a quelle pagine potrete perdervi e poi ritrovarvi.


Dalila May




Nessun commento:

Posta un commento

Recensione: "Milano Fashion Zombie" parte 1 di Irene Caltabiano, Riccardo Iannaccone; Disegni: Alessandro "Kalico" Grosso.

  Edito: Kall Edizioni Trama   Trovarsi nel bel mezzo di un'apocalisse zombie non capita tutti i giorni. E se il morbo esplodesse in...