Oggi il blog ospita la tappa di approfondimento sulla figura del cowboy, che fa parte del blog tour dedicato alla trilogia "Sliding in love" di Emma Scacco.
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Ebbene sì, parleremo proprio di questa misteriosa figura che così tante volte è stata utilizzata, spesso anche a sproposito, nel cinema e nella TV. Ad oggi, quella del cowboy, è una delle figure più vittime di stereotipi. Ma partiamo dall'inizio, con qualche accenno storico.
Il cowboy era letteralmente un pastore, che si occupava di curare le mandrie nei ranch degli Stati Uniti d'America. Il termine boy aveva un'accezione negativa, dovuta alla giovane età designata per questi ruoli.
Oggi il cowboy si occupa ancora di questo? Certo, con la differenza che, alcuni di loro, organizzano e partecipano ai rodei e molti lavorano addirittura soltanto in questi spettacoli.
Ma torniamo ancora più indietro: furono gli spagnoli a portare le loro tradizioni e i loro cavalli, in quello che oggi conosciamo come il Messico. Fu proprio qui che si originò la figura (che poi divenne prettamente una figura statunitense) conosciuta come charro.
In seguito, si sviluppò in California una nuova figura, derivante da quella del vaquero da cui gli impresari statunitensi erano rimasti colpiti proprio in Messico, ovvero il buckaroo
Nell'ultimo decennio del 1800, i cowboy statunitensi svilupparono una propria cultura e molti ranch nacquero finalmente nel West.
Ma quali sono, ad oggi, i compiti di un vero cowboy?
Questa figura si occupa principalmente di far mangiare il bestiame, marchiarlo e curarne le ferite. Lo sposta in caso di vendita attraverso il Paese e svolge altri lavori occasionali, sempre all'interno del ranch.
E cosa rende, allora, così speciale e idealizzata questa figura?
Avremo visto centinaia di film ambientati nel West, in cui però, la figura del cowboy, viene erroneamente confusa con quella del pistolero. Sono due figure totalmente diverse, non solo nel senso stretto del termine, ma anche e soprattutto nei valori e nella cultura che li contraddistingue.
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Infatti, il cowboy è mosso da un codice d'onore basato su leggi naturali: denaro e successo non lo hanno mai interessato. Ciò che conta, per lui, è il senso dell'onore, la stima di se stesso, la premura verso gli altri e la dignità.
Credo sia proprio questo a rendere così affascinante la figura di quest'uomo che ama vivere tra gli animali, in sella ai suoi cavalli, curandosi di loro e del luogo incontaminato in cui vive e lavora, e ciò si percepisce sin dalle prime pagine del romanzo "Sliding in love" di Emma Scacco.
Fonti:
wikipedia.it
therenegade.it
Bellissimo, Grazie
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