giovedì 22 ottobre 2020

Blog Tour: "Sliding in love" series di Emma Scacco - Focus personaggi femminili

 


Focus personaggi femminili


Ciao lettori e ciao lettrici,

Oggi ci ritroviamo sul blog per una nuova tappa del blog tour della trilogia di Emma Scacco, Sliding in love. Ci concentreremo sui personaggi femminili presenti nel primo e nel secondo volume, che più mi hanno colpito.

Non vedevo l’ora di poter parlare in maniera approfondita dei vari personaggi, perché mi sono immedesimata molto nella storia e sono entrata in empatia con molti di loro.


Greta.

Greta è la protagonista indiscussa del primo volume. Arriva da Londra alla tenuta del padre, Michael MacLoad, in Texas. Non capiamo sin da subito cosa la turba, ma c’è un istinto dentro di lei di cui ben presto comprendiamo la natura. L’animo della ragazza è diviso in due: da una parte la bambina amante della natura, delle cavalcate in libertà, dei cavalli e del ranch in cui ha vissuto nei primi anni della sua vita.; dall’altra, l’adulta educata dalla nonna, la Contessa Catherine, a reprimere i propri istinti e le proprie emozioni.

Greta appare sin da subito come una forza della natura, nonostante la maschera che indossa: a primo impatto fredda, distaccata. In realtà, non può fare a meno di sentire dentro di sé il richiamo del ranch. Piano piano, scopriamo di lei un amore puro nei confronti dei cavalli: ce lo dimostra con la sua testardaggine, quando decide che salverà la Palomina, una cavalla che trova ferita, confinata lontano dagli altri cavalli. Tra le due nasce un rapporto speciale, emozionante. Prima di tutto, perché la maschera di Greta inizia a rompersi, permettendo alla vera sé di evadere. Greta è testarda, ma è anche molto altruista. Nonostante i sentimenti che inizia a provare nei confronti di Jonathan, non cercherà mai di mettersi in mezzo a lui e a Tiffany. Questo di lei mi ha colpito molto: è forte, fa credere a tutti di essere intoccabile nell’animo. In realtà, ha la capacità di soffrire in silenzio, mettendo davvero sempre la felicità altrui. Ma Greta è un uragano e la sua forza viene ben presto fuori. Purtroppo, nel secondo volume Greta non compare, ma la sua aura è talmente potente e lei talmente carismatica da rimanere costantemente nei pensieri di tutti.


Tiffany.

Tiffany è uno dei personaggi più dinamici e uno di quelli che ho preferito: all’inizio del primo volume si presenta come l’antagonista della storia. Fredda, calcolatrice, egoista. In realtà, grazie anche ai capitoli narrati dal suo punto di vista, riusciamo ad andare oltre le apparenze e ad assistere a una vera e propria evoluzione del suo personaggio. Tiffany crede di essere l’artefice delle proprie azioni e, nella pratica, lo è. Quel che capisce, però, è che credeva di essere lei a manipolare chi aveva intorno ma nella realtà era lei a essere il manichino mosso dalle mani dei suoi genitori. Tiffany ha sempre vissuto in balia di due genitori che non l’hanno mai appoggiata realmente: la presenza della figlia si riduce ad essere un appiglio per una vita ancora più lussuosa e agiata. Tiffany si “redime” in maniera graduale: non alla fine del primo volume, ma durante. Infatti, decide di staccarsi dai genitori per andare ad abitare dalla nonna, lavora per guadagnare ciò che serve per salvare il suo cavallo. L’evoluzione e la dinamicità di questo personaggio mi hanno davvero piacevolmente sorpresa, perché non erano scontate. Non a caso, una delle cose che ho preferito di questi romanzi, è stata l’ottima caratterizzazione dei personaggi.


Arianna.

Parliamo adesso della protagonista femminile del secondo volume: Arianna è la sorellina di Jonathan; già nel primo volume captiamo la sua genuinità. Dimostra d’essere una ragazza spontanea e gentile, solare e positiva. Se nel primo volume, però, sembra essere molto socievole, nel secondo riusciamo a capire molto di più di lei. La storia con Steve sembrava procedere, ma in realtà subisce un’involuzione significativa: Steve fa capire alla giovane ragazza di non poter stare con lei. Nella sua ingenuità, Arianna capisce che questo “rifiuto” sia dovuto alla sua inesperienza con i ragazzi, alla sua verginità. Credo sia un personaggio molto particolare perché diverso dagli altri personaggi femminili: lei si scontra con la sua percepita inadeguatezza. Vive un periodo della sua vita in cui è a cavallo tra l’adolescenza e la maturità. Sa cosa è sbagliato, ma nonostante ciò, la voglia di amalgamarsi allo stile di vita dei coetanei la convince a fare cose che qualche mese prima non avrebbe mai nemmeno pensata. Cerca di allontanarsi dalla propria essenza per riscoprirsi e per apparire diversa: più sicura, più “giusta”. Sicuramente questa necessità nasce dalla rottura con Steve, ma credo vada più nel profondo. Arianna è un personaggio perfettamente costruito, molto realistico, e credo che ogni adolescente si sia sentita come lei.


Jolene.

Se Tiffany, inizialmente antagonista, pian piano fa cambiare idea a chi legge, con Jolene succede il contrario: non sono riuscita a entrare in empatia con lei, non ho potuto comprendere la causa delle sue azioni, nonostante fosse chiaro che il padre la spingesse ad agire come ha agito. Lei ha sempre avuto la possibilità di cambiare il corso della storia, ma non l’ha mai ritenuto opportuno. Si invaghisce di Jonathan e questo era chiaro sin dall’inizio, ma è lo stesso sentimento puro che accomuna altri personaggi (come, appunto, Jonathan e Greta, o Steve e Arianna). Dimostra sempre di essere troppo diversa da lui e dal resto dei personaggi, e non in positivo.


Florence.

Sorella di Jolene e complice della strategia messa in atto dalla famiglia Dallaway, cerca in tutti i modi di entrare nella testa della piccola Arianna e ci riesce: la porta a fare cose di cui Arianna si pente, ma forse, verso la fine, si redime. Capisce che ciò che la lega ad Arianna non è più solo strategia e tattica, ma anche un sentimento che si avvicina all’amicizia, che però non ha modo di nascere effettivamente.


In generale, poi, meritano una menzione d'onore tutte le nonne citate nei primi due volumi (tranne nonna Catherine, la Contessa, lei proprio no). Mi è piaciuta molto la scelta di inserire dei personaggi più maturi che facessero da guida per i più giovani: riflette un po’ tutto il rispetto e l’amore che dovremmo provare nei confronti dei nostri nonni.

Con i personaggi femminili mi fermo qui per non dilungarmi troppo, ma vi ricordo che domani ci ritroviamo sempre qui sul blog per il focus sui personaggi maschili.



Articolo a cura di Ilaria

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