Recensione: "Le diecimila porte di January" di Alix E. Harrow

 Buongiorno lettori e lettrici!

Oggi, in occasione dell'uscita di questo romanzo, vi lascio la recensione del libro letto in anteprima in collaborazione con Oscar Vault.

 

Edito: Oscar Mondadori

Collana: Fantastica

ISBN: 9788804728641

396 pagine

Prezzo: € 20,00

Cartaceo

In vendita dal 13 ottobre 2020

Trama.

Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.

Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura… Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.

Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei.

 

Recensione.

 

1901. Vermont.

Una grande casa vista lago piena di oggetti rari e misteriosi.

Un facoltoso uomo d’affari, il signor Locke, proprietario della casa e di tutto ciò che contiene.

Una giovane donna, January Scaller, che ha vissuto per tutti i suoi 17 anni, tra le mura di quella casa, trattata a volte come uno degli oggetti rari.

Un padre, Julian Scaller, esploratore ed esperto di oggetti rari, sempre in giro per il mondo, sempre alla ricerca di oggetti preziosi per la collezione del signor Locke. Ma, soprattutto, un padre troppo assente, che vive troppo per il suo lavoro, che sembra alla ricerca costante di qualcosa che forse neanche c’è. Il “caro, vecchio” signor Locke, cerca in tutti i modi di non fare sentire sola January, educandola come una rampolla dell’alta società, con tutti gli agi e le ricchezze che la posizione di Locke le garantiscono.

Oh, sembra tutto perfetto, vero? Ma niente è quel che sembra in questo romanzo

 

January scalpita, è troppo indomita per la vita da “signorina”, è una sognatrice: anela l’avventura, come i personaggi dei suoi romanzi preferiti.

Si sente sempre “nel mezzo“, anche per le sue origini, per quel colore così particolare tra la gente “bianca e a modo“ che frequenta Villa Locke. Si sente “fuori posto“, come se il luogo adatto a lei fosse altrove, come se fosse addirittura di un altro mondo.

E quando, un giorno, in uno scrigno, troverà un libro, Le Diecimila Porte, per lei l’avventura avrà inizio.

Un viaggio che la porterà ad affrontare creature e realtà inimmaginabili. Imparerà a fare affidamento sulla sua forza. Conoscerà la sua storia, le sue origini, conoscerà il suo vero potenziale, andando dritta per la sua strada, varcando di volta in volta ogni porta che si troverà davanti.

 

Un romanzo-diario, un romanzo narrato con due voci diverse, entrambe con una vena di tristezza e caparbietà allo stesso tempo.

 

Con una scrittura poetica e dall’elevato impatto emotivo, con i personaggi ben delineati, così come lo sono le descrizioni dei vari luoghi che fanno da sfondo alla vicenda.

 

Una storia sul coraggio e sul “credere” nella magia che circonda la nostra vita.

 

 

Recensione a cura di Ersilia