venerdì 30 ottobre 2020

Review Party: "La sindorme di Didone. Tracotanza Vol. 1" di Christina Mikaelson

 

Recensione “La sindrome di Didone. Tracotanza Vol. 1” 

Saga: La Sindrome di Didone (Trilogia)
Titolo
Primo volume: Tracotanza
Autrice:
Christina Mikaelson
Editore:
Self-publishing
Genere:
Young Adult, Romance
Pagine:
413
Prezzo Ebook:
1,99 (in promozione per la prima settimana dell’uscita) / 2,99 prezzo pieno
Prezzo Cartaceo:
15,50
Data di uscita:
26 ottobre 2020
Formati:
E-book e Cartaceo



Trama.

Roma 2006.

Cosa faresti se dovessi fingere di essere fidanzata col ragazzo che odi per conquistare quello che ti piace?

Caterina Farnesi frequenta l’ultimo anno del liceo classico. È una ragazza spigolosa, saccente e altezzosa che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi o ad altro che potrebbe distoglierla dal suo adorato studio. Purtroppo ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina.

Una mattina, Cat scopre un segreto scottante sul ragazzo che odia: il popolarissimo e irriverente rappresentante d’Istituto Adriano Greco. Lui è tutto ciò che lei detesta e approfitterà di questa occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per fare ingelosire Leonardo. Ma cosa succederebbe se la finzione si mischiasse con la realtà e Caterina si rendesse conto che Adriano non è così terribile come credeva?


Recensione.

Questa storia ruota attorno alle vicende di alcuni liceali. In particolare, Cat ne è la protagonista assoluta, abbiamo poi Adriano, Leonardo, Beatrice e altri personaggi secondari.

Ho iniziato la lettura con zero aspettative, nel senso che essendo uno young adult, che è un genere che apprezzo molto, ho dato per scontato che mi sarebbe piaciuto. Ebbene, mi è piaciuto, ma non credevo che lo avrei apprezzato così tanto!

Lo stile di scrittura dell’autrice mi ha piacevolmente sorpreso e, per essere un libro autopubblicato, devo per forza menzionare la cura di editing e correzione: non ho trovato errori né nella forma né nel contenuto. Credo sia evidente il lavoro che c’è stato dietro. Ma non solo, la storia non è affatto banale nonostante questo sia un genere di solito ricco di cliché: ciò che la rende “diversa” è il contesto. E per contesto, non intendo solo l’ambientazione, ovvero il liceo. In particolare, si tratta di un liceo classico che viviamo per tutta la durata del libro: riusciamo a entrare in quei corridoi, riusciamo a tornare tra i banchi di scuola insieme ai nostri protagonisti.

Caterina è una protagonista atipica che vive comunque un disagio: attratta dal proprio migliore amico, spinta dalle voci che girano sul suo conto che la definiscono lesbica perché non ha mai avuto un ragazzo, decide di ricattare Adriano (spoiler: il mio personaggio maschile preferito) per fingere che sia il suo ragazzo. Con Adriano, Cat ha dei trascorsi che preferisce non ricordare, che portano entrambi a un continuo battibecco nei corridoi del liceo.

Adriano è molto popolare, è il rappresentante d’istituto ed ex migliore amico di Leonardo, che ha appena intrapreso una relazione con Beatrice, amica e compagna di classe di Cat.

Cosa mi è piaciuto maggiormente di questo libro? Forse l’evoluzione del personaggio di Cat: sin dall’inizio dimostra di avere una personalità molto forte, ferma nelle sue idee, tenace e testarda, senza peli sulla lingua. Ciò la porta inevitabilmente ad avere costantemente scontri con Adriano, perché i due sono molto simili nel carattere. Purtroppo, però, questa sua testardaggine la porta a ignorare un evento abbastanza grave, portandoselo dentro e non trovando la forza di sorpassare il proprio orgoglio per poterlo riferire a qualcuno.

Le situazioni che deriveranno da quest’evento, per lei traumatico, la porteranno a rivalutare le persone che ha intorno e in particolare Adriano, ma anche la propria cotta nei confronti di Leonardo.

I temi trattati sono molti e affatto superficiali: quella dell’adolescenza è una tappa fondamentale nella vita di ognuno. Quel che traspare da questa storia è la paura di mostrarsi per quel che si è, il rifiuto di se stessi, l’incapacità di accettarsi per quel che si è.

Anche l’evoluzione della storia mi è piaciuta molto: colpi di scena perfettamente studiati e per nulla fuori contesto (cosa che, invece, spesso accade in questo genere).

Concludo dicendo che adesso le aspettative sono molto elevate per quanto riguarda l’uscita del secondo volume (che non vedo l’ora di leggere!).

Ho avuto modo di affezionarmi ai personaggi e sono sicura che sarà lo stesso per voi, se deciderete di leggere il primo volume di questa trilogia.

Recensione a cura di Ilaria

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