martedì 3 novembre 2020

Review Party: "Sliding in love" series - Recensione "Back in love" di Emma Scacco - 3° Vol.

 

Titolo: Back in love

Autore: Emma Scacco

Data di Pubblicazione: 17 ottobre 2020

Editore: Self publishing

Genere: Pink western

Numero di pagine: 450

Creazione copertina: Sara Pratesi Fox Creation.

Idea grafica: Anna Lagoverde

Prezzo lancio ebook fino al 31 ottobre: €2.99

Prezzo Cartaceo: €19.90

Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi è un giorno molto speciale perché con la recensione del terzo e ultimo volume della trilogia “Sliding in love” si conclude il blog tour dedicato a questa meravigliosa serie di romanzi, scritta da Emma Scacco.

Ne approfitto per ringraziare lei, l’autrice, per averci permesso di leggere i suoi romanzi, ma anche Flavia di Flavia’s Diary per aver organizzato con passione questo evento virtuale.


Trama.

Sono passati otto anni da quando Greta ha dovuto abbandonare Copperas Cove. Da allora sono cambiate molte cose. Molti sono i segreti che verranno a galla e la realtà prenderà una nuova piega.

Greta salirà sull’aereo che non ha mai potuto prendere. Il destino però le giocherà un tiro beffardo che la porterà a scoprire quanto la vita sia cambiata senza di lei e per lei. 

Un viaggio che la trascinerà indietro a fare i conti con il passato e con un futuro incerto, il tutto per ritrovare la strada di casa e del suo cuore.



Recensione.

Non ne avrò mai abbastanza di questa storia, forse perché è una di quelle che ti entrano dentro, con lentezza e intensità, ti si piantano nel cuore e nell’anima e non li lasciano più.

Il capitolo conclusivo della trilogia mi ha tenuto compagnia per molti giorni. Sono una lettrice molto veloce, avrei potuto mettere un punto in un paio di giorni, ma ho voluto assaporare sino all’ultima parola con calma. Finché non sono stata effettivamente pronta a lasciar volare via Greta, Jonathan e tutti gli altri, perché l’autrice è stata in grado di creare una schiera di personaggi che, in un modo o nell’altro, hanno avuto la capacità di infilarsi sotto pelle.

Se nel primo volume, un po’ meno nel secondo, l’autrice non abbandona la tematica della sua passione per i cavalli, nel terzo si concentra su altro: gli alti e bassi di una non-relazione che aveva lasciato tutti noi lettori con il fiato sospeso per otto anni letterari.

Cercherò di essere meno tecnica delle altre volte, perché ho una massa di emozioni da districare e mettere nero su bianco. Tuttavia, prima voglio citare quanto abbia nuovamente apprezzato lo stile di scrittura di Emma: semplice ma non banale, a tratti poetico, conferma un talento fuori dal comune. Anche in questo terzo volume possiamo leggere i diversi punti di vista alternati, ma con una sorpresa: Michael, il padre di Greta, entra a gran voce nella narrazione, diventando a tutti gli effetti uno dei personaggi principali di questo volume.

È stato un viaggio intenso, fatto di momenti difficili per tutti: l’imminente matrimonio di Steve e Arianna è un elemento chiave, così come la dipartita di nonna Catherine. Dopo otto anni di silenzi e mancanze, la bolla in cui Greta ha vissuto, scoppia. La scopriamo fidanzata e pronta alle nozze, fredda e distaccata proprio come quando l’abbiamo conosciuta all’inizio del primo volume.

Una lettera da parte di un vecchio amico, un duplice tradimento, un funerale e la scoperta di alcune omissioni da parte della nonna la riporteranno alla realtà: quella fatta di emozioni belle e brutte, di sentimenti che credeva sepolti per sempre, lacrime e sorrisi da cui fuggiva, ma, sopratutto, la realtà del Texas.

Finalmente, Greta si spoglia della sua falsa sicurezza, indossa la determinazione e fugge per ritrovare se stessa. Varie vicissitudini la riporteranno lì dove ha lasciato il suo cuore otto anni prima: dentro di Jonathan.

Jonathan, che sta ancora con Jolene, ma quella sua tristezza non lo ha mai abbandonato. Si è lasciato andare alla vita, credendo di avere bisogno della presenza di Jolene, credendo che accontentarsi prima o poi si sarebbe rivelato corretto. Ma è davvero così? Il fantasma di Greta aleggia sempre nel suo cuore, nella sua mente, occupa un posto speciale che nessuno è riuscito a scalfire, nemmeno Jolene. Tutti sembrano al corrente di ciò, soprattutto nonno Luke che non ha mai smesso di dispensare ottimi consigli, che è rimasto fedele alla figura di Greta nonostante tutti gli anni trascorsi.

Ma l’affetto di nonno Luke non è l’unico a spronare Jonathan: come accennato in precedenza, Michael prende un posto speciale all’interno della narrazione. Diventa una figura fondamentale, non solo nei confronti di Jonathan e di tutti gli altri personaggi. Finalmente conosciamo i suoi pensieri, le motivazioni dietro le sue scelte. Un genitore non è solo un genitore: è una persona che sbaglia, che ha i propri sentimenti, i propri ideali. Michael è il classico cowboy, molto simile a Jonathan nelle scelte che fa, ma che qualche volta si è perso in un bicchiere d’acqua, perché, appunto, è una persona e come tutti può sbagliare.

Ho trovato questo volume molto dinamico, forse anche più dei primi due: ho apprezzato tutte le scelte dell’autrice, tutti i colpi di scena che hanno portato all’immancabile lieto fine che, devo essere sincera, ha scalfito la mia di falsa freddezza.

Emma Scacco ci ha regalato una trilogia intrisa di passione, e se dovessi scegliere una sola parola per descrivere questa storia, sarebbe “intensa”.

La consiglio perché non è solo una storia d’amore, è molto di più: i temi affrontati sono moltissimi, dall’amore per gli animali e la natura, alla sete di potere dell’essere umano, ma anche l’amore tra un genitore e un figlio, tra un nonno e un nipote. Ma anche l’approccio alla malattia, quella fisica e anche quella mentale.

Back in love”, così come tutta la trilogia, è una storia ricca. Leggetela, perché vi lascerà molto. Vi riempirà il cuore e forse romperà la diga di emozioni che avete trattenuto fino a questo momento.


L’abbraccio con lo sguardo riempiendo ogni molecola dei miei occhi con la sua presenza.

Cerco di fermare il moto incessante del cuore e il fermento dei ricordi.”


Si è sempre presenti e a un certo punto ci si dimentica dell’importanza di ogni componente e , anche se quello che sta succedendo è terribile e pauroso, ci sta insegnando molto. Se non posso cambiarlo questo destino, devo imparare da lui.”


Recensione a cura di Ilaria


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