Recensione: "Wambleeska - Il risveglio dell'aquila" di Maria Lucia Caparelli

 

Trama.

Sono trascorsi cinque lunghi anni quando Wambleeska verrà risvegliato dall’induzione ibernale a cui era stato costretto. Il suo acerrimo nemico, il Signor B, ha acquistato ancora più potere. La Terra non è più quella che ricordava, a causa dello storm fight è cambiata. La guerra tra l’esercito dei Luxvolt e quello dei WASKA è vicina. In uno scenario fragile e teso farà la sua comparsa un nuovo nemico bramoso di potere, mentre qualcuno si muoverà nell’ombra. L’esercito WASKA aspetta il suo condottiero, ma Wambleeska vuole combattere da solo. Il ricordo di lei pesa come un macigno. Dimenticare è impossibile. Questa è la sua vendetta. Questa è la sua guerra. Questa è la sua sfida. Eppure il richiamo del suo popolo è forte come quello della libertà. Prenderà la decisione giusta? Accetterà il suo destino? Lascerà andare il suo passato?

Recensione.

Wambleeska – Il risveglio dell’aquila è un romanzo fantascientifico che non si ferma al genere: caratterizzato da una scrittura semplice, autentica, che trasporta il lettore all’interno di un ben studiato universo letterario.

Voglio partire proprio dalle ambientazioni e dalle scelte stilistiche dell’autrice, che leggiamo per la prima volta in un romanzo (il primo di una serie). L’ambientazione è in un certo senso post-apocalittica e questo mi ha intrigata sin dalla prima lettura della trama. Sin dalle prime pagine del romanzo è davvero semplice immergersi nell’atmosfera, grazie anche alle descrizioni intense dello stato d’animo del protagonista, ma non solo. Fin da subito è tutto “scoppiettante” grazie anche alle spiegazioni più scientifiche, per nulla noiose poiché inserite con naturalezza all’interno dei dialoghi o dei pensieri del protagonista.

Mi ha colpito davvero molto la facilità con cui l’autrice mi ha trasportata dentro la storia e ciò penso sia dovuto sì allo stile di scrittura, ma anche e soprattutto alla meravigliosa caratterizzazione dei personaggi. Da quelli principali a quelli secondari, mi hanno coinvolta con i loro pensieri e atteggiamenti totalmente verosimili, cosa che ha permesso una costruzione davvero ben fatta per quanto riguarda la crescita di ognuno di essi.

Credo sia un romanzo molto attuale nelle tematiche, a mio avviso molto profonde: la ricerca metaforica della libertà ma soprattutto la paura e l’intolleranza nei confronti di ciò che ci appare diverso.

Wambleeska non è il classico eroe, quello tipico che agisce sempre correttamente, non sbaglia mai, anzi: è tremendamente realistico proprio nella sua umanità e nella sua condizione di “clone”.

Wambleeska – Il risveglio dell’aquila è proprio ciò che promette di essere sin dalla lettura della trama: una storia intensa, affascinante e coinvolgente, che mi ha tenuta incollata alle pagine nonostante la mia reticenza nel leggere romanzi di questo genere. Ero un po’ spaventata dalla dovizia dei particolari più scientifici, che in realtà hanno rappresentato un valore aggiunto nella lettura di questa storia, perché mi hanno permesso di capire quanto davvero l’autrice si sia impegnata per non lasciare nulla al caso.

Volevo guardare ancora una volta il cielo e i suoi disegni, perdermi in quell’immagine e ricordare a me stesso che la tempesta non sarebbe durata per sempre.

L’autrice.

Maria Lucia Caparelli è nata nel 1988, in Calabria. Laureata in biologia, da tre anni lavora come insegnante nella provincia di Pavia. Gestisce la pagina Instagram la ragazza calabrese che ha sancito il suo esordio nel mondo della scrittura. Come una libellula è il primo libro pubblicato in self-publishing. Si tratta di una raccolta di poesie, a cui farà seguito il libro Le lacrime di Halley, una raccolta di racconti brevi.

Scrivere è la sua salvezza. Un salto nel buio senza fine.