venerdì 5 giugno 2020

Recensione: Prima regola: non innamorarsi

PRIMA REGOLA: NON INNAMORARSI

dell'autrice Felicia Kingsley

Edito Newton Compton

Prezzo euro 9,90


Trama.

Nick e Silvye sembra non abbiano nulla in comune: lei improvvisatrice, lui calcolatore. Lei amante del cibo e dei carboidrati, lui mangia solo l'indispensabile per la sopravvivenza. Eppure, entrambi sono dei ladri professionisti. Ed è questo il motivo per cui entrambi vengono incaricati da un ricco collezionista per un colpo sensazionale: tuttavia, sono restii a lavorare insieme, a causa di alcuni conti in sospeso e incompatibilità di carattere. Ma il colpo è troppo grosso per lasciarselo sfuggire, ed è per questo che i due tenteranno di andare d'accordo, seppur con scarso successo. Si ritrovano ben presto in mezzo a qualcosa di molto pericoloso, qualcosa con cui non avevano fatto i conti. Il colpo non sarà una passeggiata, e per la sua riuscita ci sarà un'unica importante regola da rispettare: non innamorarsi.


Recensione e considerazioni personali.

Ho letto questo libro in pochissime ore: i capitoli si alternano tra il punto di vista di Nick e quello di Silvye, lui ladro stratega ed enciclopedia vivente dal passato misterioso, lei ventisettenne in balia di una madre asfissiante, e bella, bellissima truffatrice poliglotta.

Conoscevo già lo stile di scrittura dell'autrice, che mi ha sempre coinvolto: semplice ma accattivante, scorrevole e pulito. Quel che mi ha colpito di questo romanzo è il lavoro di ricerca che c'è dietro, che traspare dalle pagine scritte con passione: arte, storia, architettura, letteratura. C'è tutto, nei minimi dettagli ma scritto in maniera coinvolgente, senza nemmeno un pizzico di possibilità di annoiare il lettore. I luoghi in cui la Kingsley ha ambientato questa meravigliosa e intrigante storia sono molti e descritti talmente bene da credere di esserci dentro fino al collo: Parigi, Vienna, Londra, Venezia... L'autrice non si è lasciata sfuggire la possibilità di creare un qualcosa di estremamente appassionante e allo stesso tempo interessante. Tutti gli accenni alla storia, la passione di Nick per la storia dell'arte, quella di Silvye per le lingue, sono elementi caratteristici che rendono i personaggi credibili, verosimili e assolutamente affascinanti, così come praticamente tutti i personaggi secondari.

Non mi sarei mai aspettata un romanzo del genere: non è solo un chicklit, non è solo un romanzo rosa. In realtà, è molto di più. La storia d'amore non è l'unico perno di questo racconto; l'autrice ha sconfinato in altri generi, sino al giallo, con un pizzico d'azione, intriganti misteri e codici segreti. Non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, curiosa di saperne sempre di più delle vicende di questi due ladri professionisti, che ben presto si trovano travolti sì dalle emozioni, ma anche e soprattutto dalla possibilità di vedere sgretolare i propri ideali e le proprie convinzioni. Sono l'uno l'opposto dell'altra, eppure sembrano completarsi. Talmente tanto che in Nick e Silvye inizia a sorgere un dubbio: farsi coinvolgere sentimentalmente diverrebbe pericoloso per entrambi. Ed è con questo pensiero in testa che i due ladri continuano ad indagare, in un vortice di inseguimenti, omicidi, inganni.


L'autrice.

Felicia Kingsley è nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Matrimonio di convivenza, il suo primo romanzo inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo in libreria con Newton Compton ed è diventato il secondo ebook più letto del 2017. Stronze si nasce, Una Cenerentola a Manhattan e Due cuori in affitto sono stati nella classifica dei bestseller per settimane. La Newton Compton ha pubblicato anche La verità è che non ti odio abbastanza e Appuntamento in terrazzo, i cui proventi verranno devoluti all'Ospedale Policlinico di Modena. Per saperne di più: www.feliciakingsley.com


Alcune frasi da ricordare...


Io non ho mai avuto un luogo da chiamare casa», gli dico, mentre l'aereo inizia a rullare sulla pista.

«Io non ho mai avuto nessuno da chiamare famiglia».

«Se tu sarai la mia casa, io sarò la tua famiglia»."

***

"«Io vivo di rischi, tu vivi di rischi, insieme i rischi raddoppierebbero».

«E se invece si dimezzassero?»"

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