UN
DESTINO DIVERSO
dell'autore
Dan Ruben
Premessa.
Ho
avuto la possibilità di leggere questo romanzo grazie alla
collaborazione con la collana editoriale Io Me Lo Leggo Editore
che me lo ha gentilmente inviato, cosa che comunque non
influenzerà il mio giudizio riguardo la qualità dello stesso.
Si
tratta di un romanzo di genere thriller, che tra le proprie pagine ci
presenta la storia di un amore complesso, che si evolve con ritmo
incalzante nell'Europa dell'Est. Un romanzo in cui violenza e
crudeltà imprigionano l'innocenza di una bambina, condannandola ad
una vita di sofferenza e divorando pian piano la sua anima.
Bielorussia.
Due ragazzini, Alexander e Dominica, durante una notte silenziosa
tentano una fuga disperata dall'orfanotrofio di Orsha, per permettere
alla bambina di sfuggire all'adozione da parte di una famiglia che
proprio non le piace. Tuttavia, un incidente divide i due,
costringendo Alexander a scappare con il senso di colpa di aver
abbandonato e perso per sempre la sua dolce Dominica. Il ragazzo si
ritrova senza cibo o soldi in un luogo che non conosce, la Polonia,
dove giunge saltando su un treno in corsa. Proprio in questo paese
sconosciuto viene accolto da un uomo e una donna che gli regalano
una vita serena, accudendolo come un figlio. Ma
Alexander proprio non riesce a dimenticare il viso di Dominica, e un
giorno, per puro caso, fa una scoperta che lo spingerà a
intraprendere un viaggio pericoloso, rischiando la sua vita e quella
delle persone che ama.
Recensione
e considerazioni personali.
Sono
stata attratta da questo romanzo grazie sicuramente alla sua
copertina: molto cruda e diretta, ma che urlava “questo romanzo non
è solo un semplice thriller, c'è molto di più”. Non mi
sbagliavo.
Tutto
ha inizio nel 2009 all'orfanotrofio di Orsha, mentre la neve
contribuisce a rendere l'ambientazione del romanzo cupa e misteriosa,
ma allo stesso tempo riflette il candore e la sofferenza di quei
bambini costretti a crescere tra quelle mura. L'autore ci presenta
subito i due protagonisti, Alexander e Dominica, che decidono di
fuggire quando quest'ultima conosce la famiglia che desidera
adottarla.
Immaginavo
che questa fuga disperata non sarebbe andata a buon fine, ma ci ho
sperato. Purtroppo, il giovane Alexander, è l'unico tra i due che
riesce a fuggire, ma ad un costo davvero alto: inizia a convivere con
il senso di colpa, fino a quando qualcosa accade nove anni dopo ai
mercati generali di Varsavia.
Mi
ha colpito lo stile di scrittura dell'autore: dritto al punto, senza
riempire il testo di descrizioni inutili e aggettivi o avverbi di
troppo. Un testo pulito, curato, ma anche emozionante. Chi lo ha
detto che i thriller non possano emozionare? Un ritmo serrato
alternato ai pensieri e ai sentimenti dei vari personaggi,
caratterizzati con coerenza e verosimili: mi sono subito sentita
legata alle loro storie, tifando per un lieto fine, per la riuscita
di piani pericolosi contro gente crudele e senza scrupoli. Bellissimo
l'inserimento di alcuni elementi: il rapporto amorevole tra due
persone che non hanno avuto la gioia di diventare genitori, ma che si
sono riscattati accogliendo un ragazzo sconosciuto con loro, con
l'appoggio del loro amato pastore tedesco. Ho avuto i brividi
leggendo alcune scene narrate con così tanto trasporto, sia in
negativo che in positivo: è dura pensare che al mondo esistano
davvero storie del genere, che spesso però non si concludono con la
vittoria dei buoni. La maggior parte delle volte sono i cattivi a
vincere. Narrato con grande intensità anche il ruolo della
donna-oggetto, vista come carne da macello, come mezzo per il
raggiungimento del piacere, a volte anche tramite le più crudeli
azioni, e nulla più.
Un
romanzo completo, in cui il destino, che ci si creda o meno, agisce
come se fosse un'entità invisibile per aiutare coloro che hanno
sofferto a recuperare la propria vita. Ci sarebbe qualche riflessione
da fare, ad esempio: siamo noi artefici del nostro destino? O è
qualcosa di molto più grande a guidare le nostre scelte?
Un
romanzo avvincente che merita di essere letto assaporando ogni
singola pagina, mentre si è accompagnati dal ritmo del proprio
battito cardiaco, che a ogni colpo di scena aumenta provocando
sensazioni ed emozioni contrastanti: timore, speranza, compassione,
rabbia.
Sono
felice di aver scoperto quest'autore: consiglio la lettura a chiunque
voglia affrontare una storia difficile, cruda, durante la quale è
necessario continuare a sperare nel lieto fine per non arrendersi
alla sofferenza di un'esistenza difficile.
Alcune
frasi da ricordare...
“Anna
si augurava che Alexander riuscisse a capirlo; gli anni cambiano le
persone e molto spesso cancellano o modificano i ricordi, lei lo
sapeva, sapeva che niente nella vita resta come lo hai lasciato
[...]”
“[...]
Lasciò il cane, riprendendo ad occuparsi della piantina: «Vai da
mamma», disse, «ha più bisogno lei di te, ora». Black ubbidì,
incamminandosi verso la fattoria, pur continuando di tanto in tanto a
voltarsi come a cercare qualcuno che non c'era più.”
“Una
casa, per reggere, ha bisogno di fondamenta forti e ben piantate nel
terreno: le fondamenta sono il passato di ogni uomo [...]”
“Qualche
volta il destino assomiglia ad una tempesta, che cadendo
incessantemente cambia il paesaggio così come all'improvviso, a
volte, cambia la vita.”
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Dalila
May
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