Le
memorie di Dante Bastille
Di Marco Fichera
Trama.
Dante ha imparato a convivere con
la violenza che permea nel Blocco Sud, il luogo ideale dove dimenticare e farsi
dimenticare, e recente traguardo nella colonizzazione di un Pianeta Rosso
oramai fagocitato da multinazionali.
L’amena vita all’interno delle
Colonie trascorre noiosa finché Daniel, il ragazzo con cui condivide l’unità
abitativa, poco prima di morire gli consegna una FemtoSD, scheda di memoria
contenente la registrazione in soggettiva delle ultime ore di vita di uno
sconosciuto, ucciso da una delle persone più importanti ed in vista della società.
Braccato, Dante si troverà
costretto a fuggire, ma non è facile passare inosservati in una società in cui
la legge impone il possesso di un device costantemente connesso.
Aiutato da qualcuno, osteggiato
da molti, Dante cercherà il modo di tornare sul suo pianeta nativo, spesso con
le maniere forti.
I pochi indizi forniti dalle
registrazioni di memoria criptate saranno la sua sola bussola nell’intricato
percorso che lo vedrà costretto a vestire i panni dell’antieroe, svelando così
ai suoi occhi le numerose sfaccettature prese dalla società durante la sua
assenza.
Recensione.
Ho letto questo romanzo noir intriso
di ambientazioni cyberpunk e distopiche, grazie alla collaborazione
con l’autore, Marco Fichera, che ringrazio per la copia in digitale. Ciò non
influenzerà il mio parere sullo stesso.
Inizio subito con il dire che
questo non è un romanzo per tutti: ha una forte componente di scene violente,
dure, che spingono il lettore a domandarsi se davvero tutto ciò descritto nel
libro un giorno non possa prendere piede nella realtà.
Ho apprezzato molto i temi
trattati dall’autore con ferma decisione e la giusta profondità, temi attuali capaci
di dare il via a profonde riflessioni: il rapporto
dell’uomo con la tecnologia, le conseguenze di tale rapporto avendo a che
fare con i social network che
annebbiano la vista e la mente dell’uomo odierno.
Si tratta di una storia cruda e verosimile, nonostante sembri così lontana ma vicina ai nostri
giorni. L’ambientazione è senz’altro cupa e tetra, tipica del genere noir, condita di violenze e atmosfere di feroce
azione. Il romanzo inizia subito ad essere incalzante,
complice la scorrevolezza dello stile di scrittura dell’autore.
Dante è un uomo ormai spento e
stravolto dagli avvenimenti che hanno trasformato il suo pianeta nativo, e se
ne accorge durante l’avventura che intraprende sin da quando si trova nella
propria unità abitativa su Marte, dovendo strappare dalle mani cadaveriche del
suo coinquilino morto un oggetto che si pentirà molte volte di aver trovato,
senza però riuscire mai a fermarsi nella sua personale ricerca. Spesso si
troverà in pericolo, inseguito da identità temibili come quella dei NarcoNN, ma non si arrenderà. L’ambientazione
fa sì che il romanzo non risulti statico: originariamente sul Pianeta Rosso, ci
troviamo con il protagonista a dover affrontare un viaggio spaziale, sino a
giungere sulla Terra, sulle isole di Svalbard. Il gelo e la neve non
riusciranno però ad intorpidire i sensi di Dante, che partirà alla volta del
Giappone prima e della Cina in seguito.
I personaggi principali non sono
moltissimi, motivo per cui, secondo me, è palese la riuscita della loro caratterizzazione.
Molto interessante anche la
struttura del romanzo: otto parti
che richiamano gli otto elementi del Bagua,
interessante concetto filosofico che ho avuto la curiosità di approfondire. Si
tratta di otto trigrammi che prendono il nome di elementi naturali, intrisi
nella cultura orientale e che meriterebbero un approfondimento a parte: Cielo, Lago,
Fuoco, Tuono, Vento, Acqua, Montagna, e Terra.
Un romanzo che fa sicuramente
pensare, che pone l’attenzione su aspetti che oramai diamo per scontati, come le
radici profonde che i social network hanno piantato nella nostra quotidianità,
l’influenza che subiamo ogni giorno tramite mass e social media. Un personaggio
tormentato ma che non riesce ad arrendersi, nonostante tutto sembri andargli
contro, il riflesso di una società malata e vittima dei soprusi dei potenti a
discapito dei deboli, ormai identificabili con la maggior parte della
popolazione.
Consiglio questo libro a chi ama
le ambientazioni cyberpunk, fantascientifiche, cupe e distopiche, a chi non rimane
turbato davanti alle scene violente e a chi non ha paura di interfacciarsi con la descrizione di un
futuro che potrebbe senz’altro essere più che prossimo.
L’autore.
Marco
Fichera vive e lavora nel campo della grafica a Trieste. Ha
pubblicato nel 2018 in edizione limitata “Nello stesso fiume”, il suo primo
romanzo. “Nodus Tollens”, il suo terzo romanzo, è finalista al Premio Odissea
Delos 2020.
Ha pubblicato “Le Memorie di
Dante Bastille” a Maggio 2020, edito da
Collana Nhope, collana editoriale facente parte della CE PubMe, orientata verso il genere
distopico. Il romanzo è disponibile su Amazon
e ibs.it, oltre che presso le
librerie UBIK, Giunti e Feltrinelli.
Dalila May
Nessun commento:
Posta un commento