lunedì 24 agosto 2020

Recensione: Il settimo crepuscolo

Il Settimo Crepuscolo

di Raffaele Donisio


Copertina flessibile : 192 pagine

  • ISBN-10 : 8895463625

  • ISBN-13 : 978-8895463629

  • Editore : Echos Edizioni (1 luglio 2020)

  • Lingua: : Italiano 

    Acquistabile su tutte le piattaforme di vendita online.

     

Trama.

Angelo. Questo è il nome con cui si presenta aglio uomini. Dell’Ordine dei Serafini, in passato capo e protettore di un principato, è stato ferito a morte per proteggere tre dei suoi angeli. A soli dieci anni, Robert scappa di casa: uno shamano gli tatua sette linee sul viso, invocando su ognuna di esse un enigma. Angelo salva la vita al bambino e accetta di condurlo dal Senegal all’Italia. Circa vent’anni dopo, Angelo riceve l’incarico di proteggere Raffaele: si ritrovano insieme su un volo diretto in Russia, ma l’aereo precipita nel nord della Romania… vari avvenimenti metteranno alla prova l’ubbidienza di Angelo nel rispettare quanto gli è stato affidato. Questi avverranno sempre al crepuscolo di una certa data: l’unico campanello di allarme saranno le crisi che colpiranno Robert, recandogli lancinanti bruciori al viso, dopo le quali, ogni volta, una delle linee tatuate sparirà. Angelo comprenderà che un suo vecchio nemico è in cerca di vendetta…


Recensione.

Ho letto questo romanzo di genere fantasy in qualche giorno e ne sono rimasta folgorata. Avevo già un’idea della trama perché l’autore, Raffaele, mi aveva in precedenza inviato la sinossi dettagliata: ne ero rimasta subito affascinata e piacevolmente sorpresa.

Quando ho iniziato a leggere, mi sono trovata di fronte a una storia complessa nella sua semplicità: dai temi trattati, alle ambientazioni particolari, ai personaggi caratterizzati in maniera così verosimile.

Ma andiamo in ordine. Angelo, come si evince dalla trama in quarta di copertina, è effettivamente un angelo, un creatura celeste. La sua storia viene narrata nel libro quindi non mi ci soffermerò troppo: mi preme, tuttavia, evidenziare lo spessore di questo personaggio. Ad Angelo viene affidato prima Robert, all’epoca del loro incontro ancora un bambino e, vent’anni dopo, Raffaele. Non viene specificato che tipo di traumi abbia subito, forse solo in maniera generale, ma capiamo subito che Raffaele è un personaggio tormentato, che ha perso l’amore per la vita. Proprio per questo, in cerca di qualche stimolo o, semplicemente, con la voglia di scappare, decide di recarsi in Russia. Proprio sull’aereo conosce Angelo e Robert. Ma i tre, in Russia non arriveranno mai. L’aereo precipita in Romania, ed è proprio qui che conoscono Delia e la sua famiglia. Non vado oltre. Non voglio scrivere qualcosa che rischi di farvi perdere il piacere della scoperta.

Per quanto riguarda proprio i personaggi, abbiamo i protagonisti e i personaggi secondari, in egual misura caratterizzati: ognuno con un proprio carattere e determinati atteggiamenti, caratteristiche che li hanno resi unici e verosimili.

Le ambientazioni scelte dall’autore mi sono piaciute moltissimo: la prima breve parte si svolge in Senegal, poi abbiamo un salto temporale che ci porta in Italia, dove i nostri protagonisti si imbarcano su un volo diretto in Russia. Alla fine del volo, non andato a buon fine, ci troviamo infine in Romania.

Ho apprezzato molto l’inserimento di culture e costumi dei luoghi, è evidente che l’autore non si sia soffermato semplicemente a citarli ma ha effettuato uno studio approfondito. Non può che essere un punto a suo favore.

I capitoli non sono molto lunghi, cosa che mi ha aiutata a rimanere concentrata, ma nemmeno troppo corti, cosa che invece mi ha permesso di farmi coinvolgere dalla storia. Il narratore è proprio Angelo e, prima di ogni capitolo, abbiamo una frase introduttiva che ci da qualche indizio sugli avvenimenti del capitolo, ma allo stesso tempo accresce in noi lettori la curiosità di scoprire cosa sta per accadere.

Ho riscontrato un buon equilibrio tra momenti di introspezione e riflessione, e momenti di suspense e azione. Sicuramente non è un fantasy per bambini, perché tratta tematiche a mio avviso molto importanti e profonde come il libero arbitrio e la Fede religiosa.

Si tratta di un romanzo da leggere senza pregiudizi: nel libro, non viene imposto qualcosa come giusto, come ad esempio il credere in un Dio o meno. Certo è che bisogna avere la mente aperta.

Io, personalmente, l’ho trovata una lettura meravigliosa. Ho apprezzato lo stile di scrittura, semplice e non semplicistico, scorrevole e non banale. Mi ha colpito sin dalle prime pagine. Anche nella trama non ho riscontrato difetti o parti che avrei preferito fossero diverse: forse, ma è un’opinione personale e so che in molti potrebbero non essere d’accordo, mi sarei soffermata di più sulla descrizione dei luoghi. So però che molti preferiscono il contrario, perciò non è un difetto. Quel che si evince dalle pagine di questo singolare romanzo è un’innata sensibilità d’animo, assieme a un evidente amore per la vita.

Detto ciò, consiglio vivamente questa lettura e ringrazio l’autore per avermi dato la possibilità di scoprire il suo romanzo.


L’autore.

Raffaele Donisio, perugino d’adozione, nasce il 27 febbraio del 1978 a Napoli. A soli dieci anni scrive su un quaderno un racconto giallo, impegnandosi da subito affinché il killer non fosse il maggiordomo. Da quel primo lavoro, la sua passione per la parola scritta è andata crescendo. Il suo primo romanzo, non destinato alla pubblicazione, è stato regalato ad amici e familiari. Nel 2019 partecipa al concorso Racconti Umbri, vincendolo. Il settimo crepuscolo è la sua prima opera inedita: “Ho raccolto le mie paura e le ho impresse su carta”, ha dichiarato l’autore.


«La risposta è proprio nella domanda che hai posto: Dio lo permette, benché non lo approvi. Ci ha creati liberi, e come scrisse anche il vostro poeta Dante: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”; quindi, Dio ha sempre voluto cambiare il mondo, senza mai abbandonarlo a se stesso, ma ha sempre lasciato l’uomo libero di decidere e di agire».


Dalila May


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