giovedì 17 settembre 2020

Recensione: "Il Signore di Notte" di Gustavo Vitali

 Il Signore di Notte

di Gustavo Vitali

 

Immagine dal sito www.ilsignoredinotte.it

Genere: Giallo storico

Autopubblicato

Prezzo cartaceo 19,00

Prezzo ebook 9,99


Recensione.

Siamo nel 1605.

In una Venezia tetra, affascinante e suggestiva.

La suspense travolge il lettore sin dalle prime pagine, fondendosi perfettamente con lo stile narrativo, nonostante i numerosi accenni storici e le descrizioni volutamente approfondite.

La narrazione è infatti molto fluida, il testo scorre meravigliosamente, in un intreccio studiato di verità storica e finzione narrativa.

La scelta dell’inserimento di passaggi descrittivi così scrupolosi potrebbe, per chi non ama questo stile narrativo, risultare pesante, soprattutto in un romanzo in cui già la sola componente storica sia così presente e radicata. Tuttavia, credo che oltre la trama in sé, ricca di risvolti coinvolgenti e colpi di scena inaspettati, sia da considerare un valore aggiunto la possibilità di addentrarsi nell’epoca, di immedesimarsi e di rimanere affascinati e ancora più curiosi di comprendere in maniera approfondita gli usi e i costumi dell’epoca.

Questo romanzo è la prova del fatto che non sempre siano necessari dei dialoghi per portare avanti la storia, se le fondamenta su cui essa si basa sono ben solide.

Il protagonista, Francesco Barbarigo, mi ha fatto sorridere e infastidire: affronta l’indagine con superficialità, cosa che lo porterà a interfacciarsi con una serie di esilaranti fallimenti.

Se da una parte il suo atteggiamento arrogante ci avvicina nell’immaginario comune dei grandi investigatori della letteratura gialla (primo tra tutti, Hercule Poirot di Agatha Christie, con quel suo fare spocchioso), dall’altra abbiamo quasi una caricatura di questa figura. Per giungere, con non poca difficoltà, al “colpevole”, è necessario affiancare al protagonista un altro personaggio, Domenico Stella: in questo caso, si tratta di una figura ben preparata a indagare sul mistero, perfetta nella trama perché resa complementare al personaggio principale.

A proposito dei personaggi, c’è da dire che la varietà di figure inserite nella trama (ceti sociali diversi, ruoli differenti), contribuisce anch’essa a dipingere in maniera accurata l’ambientazione storica, ricollegando il discorso alla forte presenza della componente storiografica.

Ho utilizzato la parola “dipingere” non a caso: è ciò che penso di questo romanzo, un ritratto accurato della Venezia dei primi anni del Seicento, che l’autore ha dipinto non basandosi sulla fantasia e non solo sulla finzione narrativa, ma sullo studio, sulla ricerca, sulla documentazione e, soprattutto, sulla passione per la storia.

Si tratta senza dubbio di un giallo storico ben riuscito, con pochi difetti, ovvero quelli citati sopra, ma che a seconda di diversi punti di vista potrebbero addirittura essere considerati pregi.

Esteticamente molto curato e ben realizzato.

Romanzo assolutamente consigliato agli amanti del genere, soprattutto ai tanti più esigenti per quanto riguarda l’accuratezza storiografica.

 

Immagine dal sito www.ilsignoredinotte.it
Trama.

Venezia, 1605. Sullo sfondo della città dei dogi un magistrato goffo e pasticcione indaga sull’omicidio di un nobile caduto in miseria.

Ricopre la carica di Signore di Notte, la magistratura alla quale la Serenissima Repubblica ha affidato la tutela dell’ordine pubblico, sei giudici e insieme capi della polizia.
Il protagonista, Francesco Barbarigo, irrompe sulla scena del giallo anche con una buona dose di spocchia, dopo essersi incaricato delle indagini con una leggerezza pari solo alla propria impreparazione, che lo porterà a clamorose sconfitte prima di giungere alla soluzione del giallo, ma non ce la farà da solo.

Si lancia dapprima lungo piste inconcludenti e si accanisce su tracce fasulle. Emerge nel frattempo un uomo dalla personalità controversa e di difficile interpretazione che sfoggia una sicurezza solo apparente, mentre dentro di lui covano le incertezze, lo divorano le angosce. Per lo più incappa in una stramba relazione con una donna indecifrabile e misteriosa che gli procura nuovi turbamenti.

Il racconto produce tutta una serie di personaggi, i principali realmente vissuti all’epoca e riesumati grazie ad un lungo lavoro di documentazione. Attorno al protagonista agiscono figure da salotto, bellimbusti e cortigiane, prostitute e bari, ricchi aristocratici e nobili decaduti che vivacchiano ai margini della classe potere. Ci sono anche sgradevoli comparizioni di uomini violenti, come banditi e sbirri, distinti tra loro dai rispettivi ruoli, ma simili nell’agire sopraffattore. Non tutti reciteranno il ruolo di semplici comparse, ma assumeranno parti importanti nel romanzo, qualcuna perfino decisiva. Determinante nelle indagini sarà un capitano delle guardie che affianca il Signore di Notte aiutandolo a dipanare una matassa parecchio complessa.

Così, passando tra disastri, colpi di scena, agguati e quant’altro il Signore di Notte e il suo capitano riusciranno ad arrivare alla soluzione del giallo, una soluzione sorprendente e degno corollario di una trama coinvolgente alla quale si aggiungono curiosità, particolari, aneddoti sui costumi e le vicende dell’epoca, che inquadrano il racconto nella dimensione storica dell’antica Serenissima assunta quasi a protagonista silenziosa.

 

L’autore.

Gustavo Vitali è originario di Milano, città con la quale ha conservato alcuni legami. Da oltre trent’anni vive nella bergamasca dove si è appassionato di volo libero in parapendio. Nella FIVL (Associazione Nazionale Italiana Volo Libero – parapendio e deltaplano) ricopre da tempo il ruolo di addetto stampa. Ha fondato ed edito per una dozzina di anni una rivista di settore. Questo suo primo romanzo svela quelle che sono le sue altre passioni, pur tanto distanti dall’esplorazione del cielo: la storia e Venezia. Nel sito personale si possono leggere le vicende che lo hanno portato a scrivere il libro giallo “Il Signore di Notte”. Maggiori info: https://www.ilsignoredinotte.it/ - https://www.gustavovitali.it/


2 commenti:

  1. Gentile Ilaria,
    la ringrazio per la bella recensione del mio libro e per aver catapultato perfino i difetti in qualità ... della serie "bicchiere mezzo pieno".
    Non mancherò di dovulgare ovunque a partire da questa pagina del sito del libro
    https://www.ilsignoredinotte.it/notizie.html

    A presto
    Gustavo Vitali

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a lei, Gustavo, per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo. A presto!

      Elimina

Recensione: "Milano Fashion Zombie" parte 1 di Irene Caltabiano, Riccardo Iannaccone; Disegni: Alessandro "Kalico" Grosso.

  Edito: Kall Edizioni Trama   Trovarsi nel bel mezzo di un'apocalisse zombie non capita tutti i giorni. E se il morbo esplodesse in...