lunedì 23 novembre 2020

Recensione: "I viaggi dell'antropologo" di Lucio Schina

 


Scheda tecnica.

Autore: Lucio Schina

Titolo: I viaggi dell'antropologo

Editore: Autopubblicato

Prezzo ebook: 2,69

Disponibile su Kindle Unlimited



Trama.

Il giovane antropologo Davide Chisan si reca in Libia per studiare le raffigurazioni rupestri preistoriche scoperte in pieno deserto Sahariano. Alla spedizione si aggiunge una giovane ricercatrice del luogo. Durante la spedizione, i protagonisti si ritroveranno immersi in un misterioso mondo di magia, dove la razionalità sarà messa a dura prova dalle esperienze che vivranno. Un viaggio catartico verso la scoperta del sé, alla ricerca della vera essenza spirituale, nascosta da millenni tra le dune sabbiose del deserto.


Recensione.

Un’avventura ricca di mistero e magia: non saprei come altro definire questo meraviglioso romanzo introspettivo.

Evidente è il tratto autobiografico per quanto riguarda il campo antropologico e archeologico dei protagonisti: l’autore scrive e descrive ciò che concerne la professione e lo studio con cognizione di causa.

Davide Chisan e Janir Assad sono due professionisti, entrambi profondamente innamorati del proprio mestiere, ma con due approcci totalmente diversi. Mentre Davide si lascia trasportare dalle proprie sensazioni e crede nel proprio istinto, Janir è una professionista che basa il proprio lavoro esclusivamente sulla scienza e, pragmatica, lascia poco spazio a sognanti intuizioni e sensi mistici.

Insieme a loro intraprendiamo un viaggio intenso, ricco di momenti misteriosi, con la sensazione di trovarci in prima persona tra le dune del deserto, con odori e suoni orientali. Ci troviamo in Libia, dove Davide giunge per studiare degli affreschi preistorici. Assieme a lui troviamo la sua squadra, di cui in quest’occasione fa parte anche la dottoressa Assad, studiosa di origine libica.

Nonostante le evidenti contrapposizioni tra i punti di vista dei due, si crea quasi fin da subito tra di loro un’aurea di complicità. Ma non lasciatevi ingannare; questa non è una storia d’amore, ma di profonda ricerca. Inizialmente di natura professionale, questa ricerca si trasforma ben presto in qualcosa di magico, a tratti onirico (a partire dal sogno che sorprende il dottor Chisan sulla via verso i tuareg, di cui l’autore ci descrive con precisione ogni sensazione, tanto da procurarci un brivido).

Inizialmente, per me non è stato semplice inquadrare questo romanzo. Catalogato come romanzo d’avventura, è presto chiaro che si tratta di molto di più: le sfumature fantastiche accompagnano i due personaggi che si confrontano con cultura, storia e spiritualità. Macchiata di varie tonalità diverse, questa trama risulta vincente in quanto portata avanti da uno stile di scrittura lineare ma non banale, contornato di riflessioni profonde ma che tengono lontano dalla noia. Lucio Schina possiede uno stile a tratti poetico, che accompagna il lettore con dolcezza in una lettura ricca e intensa.

La caratterizzazione dei personaggi, sin dalle prime pagine, ci permette di entrare in empatia con i loro pensieri e le loro sensazioni. Personalmente, durante la lettura, mi estraniavo completamente dalla realtà, sentendomi parte della narrazione così vivida.

Ho apprezzato molto le diversità dei due protagonisti: una storia basata semplicemente su aspetti magici, mistici e religiosi non avrebbe dato la medesima opportunità di mettersi in discussione; cosa che, invece, accade grazie all’inserimento della parte più pragmatica, basata su scienza e conoscenze effettive. Il mistero cattura, coinvolge, ci da modo di mettere in discussione non solo le azioni dei personaggi e i personaggi stessi, ma anche noi stessi.

Ho captato tra le righe un invito a vivere con la mente aperta, senza rinunciare alla conoscenza e allo stesso tempo accogliendo quel pizzico di magia che spesso rimane nascosto, ai margini delle proprie esperienze di vita.

Recensione a cura di Ilaria

2 commenti:

  1. Tra le cose che più apprezzo del tuo blog c'è lo spazio che dedichi agli autori e alle storie emergenti. Senza di te non sarei mai venuta a conoscenza di quest'opera che sembra interessantissima!
    Grazie per tutto ciò che fai e per il modo in cui lo comunichi.

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    Risposte
    1. Io ringrazio te dal profondo del cuore per aver speso del tempo per leggere la mia recensione. Questo blog nasce principalmente per dare spazio agli autori emergenti, quindi sono davvero felice della tua considerazione! Un abbraccio <3

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