venerdì 27 novembre 2020

Recensione: "People" di Barbara Bottalico

 


Scheda tecnica.

Titolo: People

Autrice: Barbara Bottalico

Editore: Delos Digital

Prezzo ebook: euro 1,99

Pagine: 49 (racconto lungo)

Data di pubblicazione: 03/11/2020


Trama.

Il suo corpo era stato devastato da un incidente, ma ora aveva davanti una nuova vita. In un mondo virtuale.

Lorenzo è distrutto dal senso di colpa: era lui al volante la notte in cui un tragico incidente ha ridotto Giuliano, il suo migliore amico, a un vegetale. Non ci sono prospettive di ripresa né di guarigione, finché l’azienda per la quale entrambi lavorano propone alla famiglia di Giuliano un controverso esperimento: trasferire la sua coscienza in un mondo virtuale, People, lasciandogli credere di essere vivo e in salute. Tutto sembra andare per il meglio, finché Giuliano non intuisce che qualcosa non torna nel suo mondo perfetto…

Da Barbara Bottalico, già autrice di Il tramonto di Venere, uno struggente racconto che parla di vita e di morte, di libero arbitrio, di amicizia e di lealtà.


Recensione.

People è un racconto di genere fantascientifico. Non è per il breve numero di pagine che la lettura vola; caratterizzato da uno stile di scrittura semplice ma coinvolgente, esso ci trasporta in una realtà narrativa estremamente intrigante e affascinante.

Nella narrazione abbiamo due livelli di ambientazione: quello del “mondo reale” e quello di un mondo virtuale, programmato su misura per ospitare la mente di Giuliano e, in seguito, quella di molti altri.

Giuliano ha subito un grave incidente che lo ha ridotto a un vegetale, mentre il suo migliore amico, Lorenzo, è sopravvissuto senza aver subito danni.

L’affetto che lega i due amici sarà uno dei fili conduttori dell’intero racconto.

Mentre il corpo di Giuliano rimarrà immobile per svariati anni, tenuto in vita solo dalle macchine, la sua mente continuerà a vivere e a interagire con le persone più importanti della sua vita. Come? Attraverso la piattaforma virtuale People: un progetto fatto di bot, programmi informatici ultra avanzati, realtà virtuale e avatar.

Tutto sembra troppo perfetto per essere reale, troppo statico. Nonostante la vita virtuale di Giuliano sia programmata per subire, ogni tanto, qualche piccolo incidente per non destare sospetti, lui non è stupido e ben presto capisce che c’è qualcosa di strano.

Come Lorenzo stesso dice riferendosi a Beatrice Barsenti loro capo presso l’azienda per cui lavorano e colei che propone l’ambizioso progetto gioca a fare Dio. Il vero motivo per cui Beatrice insiste così intensamente per permettere alla mente di Giuliano di vivere in People è che non vuole perdere le capacità di Giuliano, che diverrà fondamentale per lo sviluppo dell’azienda e degli studi sulla piattaforma, ma non solo.

Che si creda o meno in una religione, quel che traspare dalle pagine di questo racconto è il tema del libero arbitrio (tema a me molto caro e che mi affascina ogni volta che mi imbatto in esso durante la lettura). Ma andiamo avanti per gradi. Oltre al libero arbitrio e all’amicizia, un ulteriore tema trattato è quello della lealtà: ovvero, quella di Lorenzo nei confronti di Giuliano, che passa in primo piano rispetto al possibile egoismo che rappresenterebbe lasciargli vivere una vita non più sua, programmata da altri, senza la possibilità di scegliere. L’affetto e il bisogno di sincerità portano Lorenzo a escogitare con pazienza, astuzia e attenzione il modo più giusto per poter permettere a Giuliano di scoprire la verità.

Altro aspetto che mi ha dato modo di riflettere è stata la scelta, da parte di Beatrice, di inserire nel programma solo menti di persone ritenute da lei speciali, importanti per lo sviluppo della società. Emozionante è stato il quesito: esistono persone di serie A e persone di serie B? Vite di serie A e vite di serie B?

Nel complesso, ho trovato questo racconto molto intenso e ben scritto, in grado di affrontare temi morali molto profondi, incentrato su un genere che non leggo sempre ma che, in questo caso, mi ha sorpreso piacevolmente. La trama è stata sviluppata dall’autrice in maniera impeccabile e i personaggi sono caratterizzati nella giusta misura, in modo da non rendere pesante il racconto che già di per sé presenta un’atmosfera abbastanza cupa.

Menzione di merito va alle descrizioni: mi sono sentita talmente coinvolta da riprodurre in modo preciso nella mia mente tutto lo svolgimento della trama, il mondo virtuale e la contrapposizione tra realtà e finzione.

Consigliato.


L’autrice.

Barbara Bottalico è nata nel 1987 a Bari, dove si è diplomata al Liceo delle Scienze Sociali e dove attualmente vive e lavora.

Tre suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie horror Orrore al sole (2016), Orrore al sole (2017) e Z di zombie (2017). Con Futuro Presente ha già pubblicato Il palazzo e Il tramonto di Venere.
Per Delos Digital ha pubblicato anche un racconto presente nell'antologia Dark Graffiti.

Tra le sue tante passioni, c'è l’ascolto di musica per violino: in particolare reels irlandesi e greensleeves.

Amante della lettura e della scrittura fin da bambina, spazia dall'avventura, all'horror, alla fantascienza, ma ama anche il mainstream, e adora Isabel Allende e Anne Rice.

 

Recensione a cura di Ilaria

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