venerdì 27 novembre 2020

Review Party - Recensione: "Nel cuore dell'inverno" di Agatha Christie

 


Scheda tecnica.

Titolo: Nel cuore dell’inverno

Autrice: Agatha Christie

Editore: Mondadori

Prezzo ebook: 7,99

Prezzo cartaceo: 14,00

Pagine: 251

Data di pubblicazione: 17/11/2020

Trama.

Le giornate sono sempre più corte, l’aria frizzante: il clima ideale per mettersi comodi in poltrona davanti al camino con un buon libro in mano. E cosa c’è di meglio di una raccolta di racconti natalizi della regina del crimine? Da L’avventura di Natale a È arrivato il signor Quin, da La Casa Rossa a Una tragedia natalizia, fino a L’ardimento di Edward Robinson e Il caso della baia di Pollensa, le dodici storie qui riunite mettono in luce le doti investigative dei personaggi creati da Agatha Christie: Parker Pyne, Harley Quin, Tommy & Tuppence, oltre ovviamente agli immancabili e indimenticabili Poirot e Miss Marple. Ma soprattutto svelano il volto più inquietante della stagione delle Feste, tra doni pericolosi, pranzi avvelenati e ospiti misteriosi.

Racconti:

La scatola di cioccolatini; Una tragedia natalizia; È arrivato il signor Quin; Il mistero della cassapanca di Baghdad; La Casa Rossa; L'espresso per Plymouth; Il caso della baia di Pollensa; Asilo; Il mistero di Hunter's Lodge; La Fine del Mondo; L'ardimento di Edwrad Robinson; L'avventura di Natale.

Recensione.

Cavalchiamo l’onda “Christie” dopo aver recensito sul blog la raccolta di racconti dedicata all’eccentrica figura di Hercule Poirot, concentrandoci adesso su qualcosa di davvero adatto al periodo.

Mettetevi comodi, come ho fatto io: seduta sul divano mentre l’albero di Natale realizzato con giorni d’anticipo mi fissa imperterrito, stretta nella mia vestaglia di ciniglia rossa e accanto alla mia tazza fumante, ovviamente natalizia, rifletto sulla lettura che mi ha accompagnata nei giorni scorsi.

Agatha Christie colpisce ancora. O meglio, gli assassini letterari che la sua mente ha partorito lo fanno. Come? Tramite la raccolta di racconti “Nel cuore dell’inverno”. Ho provato a entrare in empatia con i suoi figli letterari mentre raccontano fatti e misfatti in perfetta atmosfera natalizia.

La maestra del giallo ci stupisce per l’ennesima volta con lo geniale svolgimento dei crimini commessi e con l’impeccabile (anche se non sempre: vedi, ad esempio, il primo racconto) ragionamento deduttivo degli investigatori più famosi della letteratura poliziesca.

Dodici racconti, ne vuoi leggere uno dopo l’altro. Una volta che inizi, difficilmente smetti, come con i famosi cioccolatini. Per fortuna, i racconti non sono avvelenati, anzi: dolci e amari allo stesso tempo ma buoni, tanto buoni. La penna della Christie sarebbe riconoscibile in mezzo a migliaia, mi ha accolto e coccolato, nonostante il genere non sia di certo “baci e abbracci”. Ma il giallo è un po’ così, gli si vuole bene anche se la gente muore, perché tanto un Poirot o una Miss Marple (o altri, meno conosciuti ma ugualmente affascinanti) prima o poi ti offrono la soluzione su un piatto d’argento. E tu pensi: “ma ovvio, potevo arrivarci!”. E invece no, perché la Christie è geniale e tu non tanto.

Ho apprezzato tanto la scelta dei racconti, ma anche la loro posizione all’interno della raccolta: il primo, già citato, La scatola di cioccolatini, ci accarezza con un Poirot insolitamente propenso a raccontare un suo fallimento investigativo. Certo, lo fa senza abbandonare il suo tono un po’ presuntuoso. La particolarità di questo racconto è quella di riuscire a mettere a proprio agio il lettore, perché è vero che a Natale siamo tutti più buoni, o magnanimi, ma è anche vero che in questo periodo dell’anno hanno modo di emergere le incertezze, le insicurezze e le crepe dell’animo umano. Siamo tutti più buoni, sì, ma forse anche un po’ più deboli. Normalizziamo queste debolezze, perché errare è umano e a volte liberatorio. Poirot abbandona per un attimo la sua perfezione investigativa per ammettere che sì, una volta gli è capitato di sbagliare. Può succedere.

Come nel capolavoro Dieci piccoli indiani, la Christie in questi dodici racconti lascia spazio a qualche introspezione psicologica, cosa che apprezzo sempre.

Soffermandomi sui delitti descritti, mi è rimasto impresso quello relativo al secondo racconto (a tal punto che l’ho raccontato a mia nonna al telefono e lei ha pensato che le stessi parlando di una puntata di Forum abbastanza intensa), Una tragedia natalizia.

Non saprei scegliere un racconto preferito tra i dodici, perché tutti, in un modo o nell’altro, hanno mostrato il lato umano di cui abbiamo bisogno nell’atipico periodo festivo che stiamo per vivere.

Sicuramente, chi è appassionato del genere o ha letto tutta la bibliografia della Christie, conosce già alcuni o magari anche tutti i racconti presenti in questa raccolta. Tuttavia, la consiglio a chiunque perché potrebbe essere un viaggio da vivere con la luce soffusa che l’alberello di Natale emana, oppure semplicemente dopo un’uggiosa giornata di lavoro, per scaldarci e prepararci all’imminente arrivo della neve.

Se invece non amate il Natale (eresia!), leggete lo stesso questa raccolta perché stiamo comunque parlando di Agatha Christie.

Vi invito a leggere le altre recensioni dei blogger partecipanti al review party:

- Appunti di un lettore compulsivo

- La ragazza calabrese

- Zetatl's Collective Memory

 

Recensione a cura di Ilaria

In collaborazione con Mondadori

3 commenti:

  1. Aaaaaaah la vestaglia rossa e la tazza nataliziaaaaaa! Bellissima recensione come sempre, mi è venuta anche voglia di cioccolatini...

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  2. Per essere il primo libro del genere "giallo" che ho letto mi è piaciuto:)

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  3. Con le tue parole hai ricreato atmosfere e ambientazioni perfette per la lettura di questa raccolta. Dici bene, il lettore navigato ed esperto probabilmente conosce già tutti i racconti ma si rileggano ancora e ancora, molto volentieri. Divertenti, enigmatici e sorprendenti come la genialità della Christie!

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