Buongiorno lettori e lettrici!
Oggi ho l’onore
di poter dare il via al blog tour dedicato alla nuova opera di Ilaria
Militello, autrice con cui ho già avuto il piacere di collaborare.
Vi lascio di
seguito tutte le info riguardanti questa nuova uscita e, a seguire, in
esclusiva il primissimo capitolo di “Tutto può accadere a San Valentino”.
Scheda tecnica.
Titolo: Tutto Può Accadere A San Valentino
Autrice: Ilaria Militello
Genere: Rosa
Editore: Flying Book (Pubme)
Data Di Uscita: 10 Febbraio
Prezzo Cartaceo: N/D
Prezzo Digitale: 0,99
Kindle Unlimited: Sì
Trama.
«Cioè, fammi capire bene, andrai a Hollywood per quale
motivo?»
«Un regista ha letto il mio romanzo e vuole farlo
diventare un film». È davvero assurdo, ripeterlo ad alta voce è così strano,
nonostante io lo desideri da tanto tempo.
La vita può cambiare in un attimo, ciò che per tanto
tempo è stato un sogno all'improvviso diventa realtà. Succede che fai quel
passo, allunghi la mano e tutti i tuoi desideri non sono più solo quel qualcosa
che ti tiene sveglio di notte, che ti tormentano.
È quello che accade a Bella, da un giorno all'altro la
sua vita viene stravolta, è bastata una e-mail e si è ritrovata nella bella e
assolata Los Angeles, per conoscere il regista che realizzerà quel sogno che
l'ha sempre fatta sorridere e piangere.
Quello che Bella non sa è che, questa opportunità, non
le porterà solo soddisfazione e la svolta che tanto aspirava, ma anche l'amore.
Ed Ethan dovrà convincerla che restare lì, a Los Angeles, insieme a lui, ne
varrà la pena.
Una storia di sogni e d'amore, dove tutto può
accadere, soprattutto a San Valentino.
«Mi sei entrata dentro Isabella», mi sussurra. Rimango completamente
spiazzata. Mente e cuore si zittiscono all'improvviso. Tutto si ferma, non solo
il tempo, ma ogni cosa attorno, il traffico, i rumori. Svanisce tutto.
«E non voglio più uscire», dico.
Capitolo 1
“Tutto può accadere a San Valentino”
Ilaria Militello
Non ci credo. Non sta succedendo a me. Continuo a
guardare l’email che Luisa mi ha stampato. «Non posso crederci!», esclamo
incredula. «Credici invece», mi dice lei sorridendo. Alzo la testa e la guardo
con occhi lucidi. «Prepara le valigie, si va a Hollywood!», esclama trionfante.
Quando pronuncia quelle ultime parole, qualcosa dentro di me esplode e non
riesco più a contenere tutta la gioia. Mi sento travolgere da un mix di
emozioni che va dall'euforia, all'incredulità. Sì, perché mi riesce ancora
impossibile crederci. Esco di corsa dall’agenzia e salgo sulla bici pedalando
veloce verso casa. Dalla mia borsa volano alcuni fogli bianchi. Lo so, dovrei
fermarmi a raccoglierli ma in quel momento non posso, devo correre a casa e
avvisare mia mamma e poi la mia migliore amica. È tutto assurdo eppure così
reale. È quello che voglio e ho sognato da sempre e adesso sta accadendo.
Arrivo davanti al palazzo dove abito, lascio andare la bici che si schianta
contro il muro, entro dal portone nell’esatto momento in cui una signora esce e
riesco, non so come, ad evitarla. Salgo fino al quarto piano e inizio a bussare
frenetica contro la porta di casa. Potrei semplicemente prendere le chiavi
dalla borsa e aprire, ma il mio cervello connette poco e quando decido di
aprirmi da sola, ecco che la porta si spalanca, rivelando il viso trafelato di
mia madre. «Bella, che ti succede?», domanda perplessa con occhi sgranati.
Entro e mi tolgo la borsa buttandola a terra. «Mamma, tu, non sai... non puoi
immaginare cosa mi è successo. A proposito, dov'è Sofia?», domando ansimando.
«In camera sua... ma cosa ti è successo?», mi chiede sempre più preoccupata. La
guardo e le prendo le mani. Al momento la notizia la devo dare prima a lei, la
mia amica può aspettare alcuni secondi. «Tieniti forte... parto per Hollywood»,
dico e nello stesso momento realizzo che è vero, che finalmente si sta
avverando un altro dei miei sogni. «Cosa? Quando? Perché?», domanda stupita
lei. «Fra pochi giorni, il tempo per preparare tutto, questo perché un regista
ha letto il mio ultimo romanzo e vuole farlo diventare un film. Ci pensi mamma?!
Oddio non posso crederci, ho paura che sia tutto un sogno». Mia madre sgrana
gli occhi e poi sorride. Sa quanto ci tengo. «Ma... con chi andrai e quanto ci
starai?», mi chiede subito dopo, facendosi prendere dalla preoccupazione.
«Stop! Prima devo dirlo a Sofia e poi ti spiego tutto» ̧ le dico alzando le mani davanti a lei. È venuto il
momento che anche la mia migliore amica riceva la notizia. «È nella sua
stanza, dorme», mi dice
annuendo. «Ancora?!», esclamo. Mi avvio verso la sua stanza, ultimamente il
lavoro la sta tenendo parecchio occupata. Dorme poco e a casa la vediamo ancora
meno. Si è trasferita da noi due anni fa, quando i suoi hanno deciso di
divorziare. Sua madre è partita per Parigi, è andata a vivere da una sua
cugina, mentre suo padre si è risposato dopo pochi mesi e siccome la nuova
matrigna non è di suo gradimento le abbiamo offerto di vivere con qui. È bello
averla sempre qui con me. Se sono qui oggi, a credere ancora nei miei sogni è
solo per merito suo. Mi ha sempre spronata e incoraggiata fin dai tempi del
liceo. Durante le mie crisi, mi ha sempre lanciato una corda lungo il pozzo in
cui alle volte mi lasciavo sprofondare. Non mi ha mai mollata e mai giudicata,
è quella sorella che avrei sempre voluto avere. «Sofia», la chiamo piano e mi
siedo sul suo letto muovendola con dolcezza. «Sveglia». Lei mugugna qualcosa e
poi mi spinge via facendomi alzare dal letto. Sbuffo e la scuoto di nuovo, ma
con più vivacità. «Bella, accidenti, spero che sia importante il motivo per cui
mi stai svegliando», mi dice sbadigliando e mettendosi a sedere. «Non ci
crederai mai cosa mi è successo! Questa mattina ho avuto una notiziona!», Lei
mi guarda con occhi ancora assonnati. Sono certa che sta tentando di far
partire il suo sistema nervoso per recepire le mie parole. «So che salterai di
gioia quando te lo dirò», aggiungo sempre più emozionata. «E?», mi domanda
impaziente. Resto alcuni secondi in silenzio, giusto per farla fremere ancora
un po' e poi sgancio la bomba. «Fra pochi giorni partirò per Hollywood». Mi
fissa sbattendo le palpebre. All'inizio non sono certa che ha capito.
«Ripetilo, dov'è che vai? Hai forse detto a Hollywood?» Annuisco con un sorriso
che sono certa sia da ebete. La mia amica sgrana gli occhi e mi fissa come se
davanti a lei ci sia una qualche creatura mitologica. «Cioè, fammi capire bene,
andrai a Hollywood per quale motivo?» «Un regista ha letto il mio romanzo e
vuole farlo diventare un film». È davvero assurdo, ripeterlo ad alta voce è
così strano, nonostante io lo desidero da tantissimo tempo. «Aspetta, ma stai
scherzando?!» Esclama lei. «Certo che no, ti pare scherzerei su una cosa
simile?!» Sofia scende giù dal letto ed esplode in un urlo che mi spaventa. Non
me lo aspettavo. Mia madre piomba in stanza preoccupata. «Che succede?»,
domanda guardandoci spaventata. «Nulla, le ho solo detto della novità». Alza
gli occhi e sospira. È abituata alle nostre pazzie. Esce e ritorna in cucina,
mentre Sofia mi dice che si deve festeggiare e lo fa accendendo lo stereo. Ci
mettiamo a saltare come fossimo ancora due bambine. Ridiamo e cantiamo a
squarcia gola, dopo un po' crolliamo esauste e ci stendiamo sul letto. «Non ci
credo», dico fissando il soffitto. «Chi lo avrebbe mai detto, io no di certo».
«E quando mai hai creduto in te? Mai, nemmeno una volta», mi dice prendendomi
in giro, ma ha ragione. Lei è quella che crede in me più di quanto io non
faccia mai. «Per questo ho bisogno che mi accompagni», le dico. Sgrana li occhi.
«Ma ti sei ammattita? La notizia ti ha scombussolato i neuroni?» «Ti prego
Sofia, ho bisogno di te». «Ma Bella, come faccio con il lavoro?» «Chiedi le
ferie, in fondo hai così tante ore arretrate, ti prego». La supplico. Mi metto
in ginocchio e la guardo con un faccino supplichevole. Rotea gli occhi e
sospira. «Dieci giorni, non posso permettermi di più». Esplodo in gioia e
l'abbraccio riempiendola di grazie. «Ora vattene e lasciami dormire che questa
sera mi aspetta una bella serata, il mio titolare mi farà sputare sangue». Rido
ed usco dalla sua stanza. Spero solo che il direttore del ristorante dove
lavora non le proibirà di prendersi le ferie, non posso partire senza di lei,
il suo sostegno è fondamentale. Se sto vivendo quel sogno, è grazie anche a
lei, soprattutto a lei.
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